L’inizio del nuovo anno scolastico coincide con la nascita di un nuovo governo formato dal PD e dal Movimento 5 Stelle, un governo al quale il mondo della scuola guarderà con grande attenzione soprattutto per le questioni spinose che sono sul tavolo del nuovo Ministro dell’istruzione.
Si tratta di questioni che vanno dal boom delle supplenze, alla gestione delle rinunce dei dirigenti scolastici neo nominati per proseguire con la nota faccenda dei diplomati magistrali sempre sul piede di guerra nonostante la bocciatura della magistratura amministrativa al problema del rinnovo del contratto di lavoro e degli stipendi dei docenti che sono quelli più miseri della pubblica amministrazione.
Sarà un inizio di anno scolastico all’insegna della massima confusione cui si aggiunge l’insegnamento dell’educazione civica cui mancano le linee guida. Insomma una grande gatta da pelare incombe sulla poltrona dell’inquilino di viale Trastevere, dopo una gestione non certo molto positiva di Bussetti.
Tutte le speranze sono ora rivolte a colui che sarà il prossimo ministro dell’istruzione ma qui come stanno le cose c’è poco da sperare perché il mondo della scuola è formato di professionisti che sono disperati e stanchi di non essere ascoltato e presi in giro.
Mario Bocola
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