“Il nuovo indicatore della situazione economico patrimoniale puo tradursi in una vera catastrofe”. Lo denuncia ‘La Rete della Conoscenza’.
“Era prevedibile che il conteggio dei redditi esenti ai fini Irpef e soprattutto la rivalutazione del patrimonio immobiliare ai fini Imu e non più Ici – si sottolinea – avrebbero portato all’esclusione di una parte di attuali borsisti dalle graduatorie. Ora che molti bandi si avviano alla chiusura è evidente non solo che le nostre denunce sono confermate, ma che i veri dati superano ogni più nera previsione”.
“La reale portata del problema – dichiara Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di LINK- Coordinamento Universitario- non si evince solo da chi perde l’idoneità ma da tutti coloro che non presentano nemmeno più la domanda di borsa. Moltissimi studenti, non rientrando più nei parametri non presentano domanda per l’accesso alla graduatoria e quindi non figurano più come non – idonei. Uno specchio di questo problema drammatico ci viene dai dati provvisori di alcune regioni che ad oggi mostrano una tendenza allarmante. Ad esempio in Toscana si registra un calo del 25% delle domande di borsa, in Puglia il picco negativo arriva al 30% e in Emilia al 18%. E’ lecito allora chiedersi – conclude Campailla – perché nessuno aveva previsto un impatto così devastante sulla platea degli idonei di borsa, nemmeno il Ministero del Lavoro che ancora a marzo parlava di un aumento medio dell’Isee di circa il 10%”