I lettori ci scrivono

Nuovo Ministro dell’Istruzione sia paladino dell’illuminismo

La scuola rifiuta la cultura illuminista, che consiste nel superamento del principio d’autorità, dell’ipse dixit e nell’adozione del metodo scientifico, caratterizzato dalla rigorosità dell’osservare. Può essere utile ricordare che le fasi del metodo, già anticipate da Galileo, sono: la definizione del problema in termini di risultati attesi, seguita dall’osservazione, dalla raccolta dei dati, dalla formulazione d’ipotesi, dalla verifica sperimentale e dal controllo (feed-back, gestione dell’errore). La soluzione è validata se lo scostamento attese-esiti è trascurabile; in caso contrario tutte le fasi del processo sono da rivisitare.

Nel 1974, definendo l’attuale struttura decisionale della scuola, il legislatore, ha posto il metodo scientifico a fondamento della vita scolastica, dando mandato ai Collegi dei docenti di “valutare periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica”. Purtroppo, la norma non ha avuto seguito.

Anche le disposizioni sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, del 1999, che rinforzano la razionalità del procedere educativo, sono state disattese. La disubbidienza amministrativa imperante ne ha impedito la corretta adozione.
La norma infatti recita: “L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione d’interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana”.

È noto che progettualità e metodo scientifico sono sinonimi; la consistenza della loro applicazione può essere desunta dalle risposte alle domande:
• quante sono le scuole il cui Piano Triennale dell’Offerta Formativa enuncia i traguardi in funzione dell’esercizio del controllo?
• quante sono le scuole in cui i Collegi dei docenti hanno formulato ipotesi per orientare tutti gli insegnamenti verso “Gli orientamenti e gli obiettivi programmati”?
• quanti sono i Consigli di Classe che, progettando i percorsi d’istruzione, hanno adeguato gli obiettivi del Collegio alle caratteristiche degli studenti loro affidati?

Ecco dunque il senso dell’appello teso all’inserimento dei temi narrati nell’agenda del nuovo governo, per l’avvio alla necessaria rivoluzione culturale.
Un esempio della gestione scolastica rinnovata è reperibile in rete: “Un approccio scientifico alla riforma della scuola”.

Enrico Maranzana

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024

IA e robotica educativa nelle scuole, utile ma serve un approccio interdisciplinare

L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…

02/11/2024

Interpelli per posti vacanti fino al 30 giugno 2025, in una scuola di Milano cercano docenti di sostegno per 7 posti della scuola primaria

Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…

02/11/2024