Home Attualità Nuovo PEI e DM 182: importanti chiarimenti del Ministero in...

Nuovo PEI e DM 182: importanti chiarimenti del Ministero in merito ai rapporti con le Associazioni (e non solo)

CONDIVIDI

Con riferimento al nostro articolo “Nuovo PEI e inclusione: le associazioni delle famiglie dei disabili contro il Ministero che non vuole toccare il DM 182”, la Direzione per lo Studente, l’integrazione e la Partecipazione del Ministero dell’Istruzione, che segue il tema dell’inclusione, ci ha inviato un’ampia e interessante nota di precisazione che riportiamo integralmente.

Anzitutto occorre premettere che la Sentenza n. 3196 del 26 aprile 2022, della VII Sezione del Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso del Ministero dell’Istruzione, riformando la Sentenza del TAR Lazio n. 9795/21 che annullava il D.I. n. 182/20 e tutti i relativi allegati: i quattro modelli di PEI, le Linee Guida, le Tabelle C e C1. Torna quindi in vigore il DI 182/2020 ed è legittimata l’applicazione dei modelli di PEI e delle modalità di assegnazione del sostegno didattico.

A seguito di ciò, il Ministero ha convocato in data 1° giugno 2022 l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica onde condividere e approvare le modifiche che, nel frattempo, erano state apportate ai modelli di PEI, al decreto e alle Linee guida, a seguito di un processo partecipato di revisione operato dalle scuole e dalle associazioni, secondo il disposto di cui all’art. 21 dello stesso D.I. 182/2020[1].

Parallelamente si svolgeva l’iter per l’approvazione delle Linee guida sul profilo di funzionamento – documento propedeutico alla redazione del PEI, in relazione alla quantificazione del fabbisogno di risorse professionali per l’inclusione – la cui definitiva approvazione era prevista per il 7 giugno u.s.

Il rinvio dell’approvazione delle Linee guida per la redazione del Profilo di Funzionamento, in sede di Conferenza Unificata, ha portato a un differimento della conclusione del processo di revisione dei PEI. Essendo state poi approvate in data 5 agosto e adottate con decreto interministeriale, sottoscritto da tutti i Ministri concertanti soltanto pochi giorni fa, in data 14 settembre è stato quindi riconvocato l’Osservatorio per il definitivo parere sulle modifiche ai nuovi PEI.

È stata richiesta una riunione di approfondimento, così che l’Osservatorio è stato riconvocato il giorno 19 settembre. Durante quest’ultima riunione, sono state condivise ulteriori modifiche e integrazioni apportate ai vari documenti, in accoglimento delle ulteriori proposte presentate da alcune Associazioni nel mese di giugno. Sono state, in pratica, accolte quasi tutte le proposte, tranne due: una potrà essere inserita in altro provvedimento, essendo concernente gli Esami di Stato, l’altra – riguardante i range (ed è quella cui si riferisce l’articolo del dott. Reginaldo Palermo) – è in fase di studio.

Nel pur intenso confronto avvenuto al mattino, nell’ambito della riunione della Consulta delle Associazioni, sono emerse posizioni differenziate. Sono sei (su 22) le Associazioni che si sono esplicitamente pronunciate contrarie sul tema dei range.
Nel pomeriggio si è quindi tenuta la riunione del Comitato Tecnico-scientifico, cui partecipano i Presidenti delle federazioni FISH e FAND, in rappresentanza anche delle Associazioni dell’Osservatorio.
Il CTS – cui partecipano, tra gli altri la SIPeS-Società Italiana di Pedagogia Speciale; il CNOP-Consiglio Nazionale dell’ordine degli Psicologi; la SINPIA-Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile; il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – ha espresso parere favorevole alle modifiche apportate al Decreto, alle Linee guida e ai modelli di PEI, oltre che alle Tabelle C e C1, con la solo eccezione della FISH, che, pur approvando complessivamente l’impianto e le altre integrazioni e modifiche, ha rappresentato non poter rendere parere favorevole sui range orari.

[1] “Al termine dell’anno scolastico 2020/2021, i modelli di PEI sono sottoposti a revisione e possono essere integrati e/o modificati, sulla base delle indicazioni pervenute dalle istituzioni scolastiche”.