Abbiamo già riferito della nuova procedura di reclutamento degli insegnanti di sostegno specializzati, finalizzata all’immissione in ruolo. A questo punto restiamo in attesa del bando con le relative scadenze. Quanto gà sappiamo è che si tratterà di un concorso nazionale ma espletato livello regionale: si potrà infatti fare domanda per una sola regione. La graduatoria verrà aggiornata ogni due anni, indicazione che di fatto ripristina le cosiddette graduatorie a esaurimento (Gae) per i posti di sotegno.
L’immissione in ruolo, anche per i docenti di sostegno, come per quelli della materia, è connessa al superamento (con test) dell’anno di formazione e prova, come disciplinato dal D.M. 226 del 2022. Come ultimo step, il docente dovrà anche affrontare una prova disciplinare. In cosa consiste?
La prova disciplinare consiste in un colloquio di idoneità volto a verificare, in relazione ai programmi vigenti dei concorsi ordinari specificamente relativi ai posti di sostegno, le competenze di progettazione educativa individualizzata con attenzione ai ritmi e agli stili di apprendimento degli alunni; alle esigenze di ciascun alunno; alla valorizzazione di talenti e capacità; alle indicazioni del consiglio di classe.
La prova valuta anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Saranno gli USR a redigere il calendario dei colloqui, distintamente per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria, per la scuola secondaria di I grado e per la scuola secondaria di II grado; e a comunicare sedi e orario di svolgimento della prova, con preavviso di almeno dieci giorni. Un avviso – va precisato – che ha valore di notifica a tutti gli effetti.
Dalle prime indicazioni emerge che lo svolgimento delle prove dovrebbe concludersi entro il mese di luglio dell’anno scolastico di riferimento, quindi a conclusione del percorso di formazione e prova.
La mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, senza giustificato motivo – chiarisce il DM 259 DEL 30 SETTEMBRE 2022 – comporta l’esclusione dalla procedura finalizzata all’immissione in ruolo.
La procedura di immissione in ruolo decade anche se il candidato non supera positivamente la prova disciplinare.
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