Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto di adozione del nuovo “Sistema di misurazione e valutazione della performance” del Miur, che entra in vigore già a partire da quest’anno.
Gli obiettivi sono: migliorare la qualità dei servizi offerti dal Ministero ai cittadini e far crescere le competenze professionali del personale attraverso la valorizzazione del merito.
Le nuove disposizioni aggiornano il sistema di valutazione del Miur alla luce delle recenti modifiche normative che sono intervenute sul decreto legislativo 150 del 2009 in materia di riforma della Pubblica Amministrazione. E sono il risultato del lavoro di un tavolo tecnico predisposto ad hoc e coordinato dall’OIV, l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance finalmente riattivato dal Ministro Bussetti dopo che per due anni era rimasto fermo a seguito della sua scadenza. Le novità relative al Sistema di misurazione e valutazione della performance sono state anche oggetto di apposito confronto con le organizzazioni sindacali.
“Il nuovo Sistema – dichiara il Ministro Bussetti – sarà uno strumento fondato sulla profonda connessione tra programmazione, obiettivi, risorse, attività e risultati del Miur. Vogliamo che il nostro Ministero funzioni sempre meglio, che sia sempre più efficiente e offra servizi di qualità ai cittadini, a partire dai suoi numerosissimi dipendenti”.
“Con questo testo riduciamo fortemente gli spazi di discrezionalità – continua Bussetti – e introduciamo criteri e parametri di misurazione e valutazione più oggettivi. Il nuovo Sistema ci consentirà di avere maggiore trasparenza all’esterno e allo stesso tempo di gestire meglio il lavoro all’interno dei nostri uffici: ci permetterà di monitorare la nostra azione, di correggere il tiro in caso di bisogno e di valorizzare il lavoro del personale del Ministero”.
In particolare, una delle novità introdotte è l’eliminazione del meccanismo dell’autovalutazione, modalità in uso fino a oggi per la misurazione e la valutazione della performance della macchina organizzativa e amministrava del Miur. Adesso viene definito un processo di valutazione precisamente scandito nelle fasi e nei tempi, sulla base di criteri più oggettivi, e declinato in maniera diversa in base alle figure coinvolte, dirigenziali e non.
Vengono, inoltre, affidati con chiarezza ruoli specifici ai principali attori che sono parte del ciclo della performance. Il tutto per far sì che questa venga misurata e valutata senza ambiguità, sulla base del grado di raggiungimento di obiettivi specifici (corrispondenti alle priorità politiche ministeriali, riportate nell’Atto di indirizzo), nella loro declinazione annuale, relativi all’intera Amministrazione (centrale, territoriale e funzionale). Riconoscendo, anche, il contributo dato da ciascun dipendente in relazione al diretto grado di responsabilità.
Per la prima volta, poi, vengono incluse nella valutazione della performance organizzativa del Miur le attività degli enti vigilati o partecipati del Ministero che concorrono, con il proprio contributo, all’azione dell’Amministrazione centrale.
Attenzione anche al parere dei cittadini e degli utenti esterni: vengono promosse azioni di partecipazione (questionari, iniziative dedicate) per rilevare il grado di soddisfazione per i servizi erogati dagli uffici centrali e territoriali del Miur. E, per quanto riguarda la valutazione dei singoli dipendenti, in caso di disaccordo sul giudizio finale, sono previste procedure di conciliazione.
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