Grazie”, ha scritto rilanciando quello che era stato uno degli slogan della campagna elettorale “Altri 4 anni”, e ‘postando’ su Twitter una foto in cui abbraccia la First lady Michelle. Immediata è esplosa la gioia a Chicago, al quartier generale dei democratici, mentre lo sconforto si è impadronito della sede di Romney a Boston.
Al Congresso Usa intanto si conferma la stessa situazione di prima del voto di oggi: i democratici mantengono il controllo del Senato e i repubblicani quello della Camera.
Anche il ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, si è interessato agli sviluppi della campagna elettorale americana, anche perché ha ritenuto che la scuola fosse fra i temi centrali del confronto fra i due aspiranti presidente e questo interesse all’istruzione deve essere “un segnale forte anche per noi”.
Infatti ha detto che nella campagna elettorale americana “uno dei temi di maggiore attenzione è stato quello della scuola”.
“Lo sviluppo dei paesi – ha osservato a margine di un incontro con gli europarlamentari italiani a Bruxelles – nasce da un percorso che parte dall’istruzione a cui seguono l’universita’ e la ricerca”. Anche per questo il ministro ha seguito “certamente con grande attenzione” lo svolgimento delle elezioni Usa, “in questo mondo globalizzato c’è un’interazione sempre più stretta e l’attenzione degli Stati Uniti verso l’Europa degli ultimi mesi è un segnale importante” .
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