Come spesso accade la politica sembra dimenticarsi che la scuola funziona secondo un calendario ben preciso: 1° settembre inizio dell’anno scolastico, 10 settembre (nella maggior parte dei casi) inizio delle lezioni e così via.
Anche questa volta, con il decreto milleproroghe che interviene in materia di obblighi vaccinali non mancheranno problemi.
E’ vero che qualsiasi legge annulla o modifica tutto ciò che era previsto in precedenza ma è altrettanto vero che le nuove regole contenute nel “decreto milleproroghe”, almeno per ora, non sono ancora legge dello Stato in quanto ad oggi c’è soltanto il voto favorevole del Senato.
Il passaggio alla Camera è previsto a partire dall’11 settembre ma siccome il Governo intende eliminare l’emendamento sulla riapertura delle GAE approvato “per errore” è quasi certo che il decreto dovrà ritornare ancora una volta al Senato: a conti fatti il visto definitivo arriverà per fine settembre.
Ed ecco che, a questo punto, si pone un problema di non poco conto: con l’avvio delle lezioni le scuole dovranno applicare la circolare ministeriale del 6 luglio o dovranno attendere l’emanazione delle disposizioni applicative della nuova legge?
C’è poi il problema dei bambini immunodepressi che, come ha spiegato più volte la ministra della Salute Grillo, dovranno essere inseriti in classi in cui tutti gli alunni siano stati vaccinati: ma cosa succederà dove la classe è una sola? e nel passaggio da una classe all’altra i bambini immunodepressi potrebbero rischiare di essere spostati da una sezione all’altra?
Senza considerare i problemi, non del tutto secondari, che l’applicazione delle norme comporterà in materia di privacy (a tutt’oggi il Garante non ha ancora sciolto alcuni dubbi particolarmente spinosi).
A conti fatti, con il nuovo anno scolastico le scuole si troveranno a dover affrontare un problema in più oltre a quelli consueti.
A meno che il Ministero non decida di dare qualche indicazione per gestire la fase transitoria, prima dell’entrata in vigore della legge.
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