Sulla questione dell’obbligo scolastico si sta giocando una parte significativa della campagna elettorale.
“Sinistra Ecologia Libertà” di Vendola e Cgil stanno chiedendo che nei programmi del futuro Governo sia previsto l’innalzamento dell’obbligo a 18 anni.
Ma un stop autorevole arriva proprio in queste ore dalla Cisl.
Lo ha dichiarato senza mezzi termini il segretario nazionale della Cisl-Scuola intervenendo al convegno organizzato dal suo sindacato sulla secondaria di secondo grado: “Innalzare l’obbligo scolastico? Una risposta sbrigativa, che rischia di rivelarsi anche inefficace”.
“Bisogna fare di tutto per contrastare il fenomeno degli abbandoni scolastici – ha detto ancora Scrima – ma ci sembra improbabile che la questione si possa risolvere innalzando i tempi di permanenza proprio nei percorsi da cui avviene la fuga”.
“I fatti – ha spiegato il leader sindacale – ci dimostrano che il contrasto più efficace si realizza in quelle aree in cui è più radicato e forte il sistema della formazione professionale. Noi non lo consideriamo uno scomodo concorrente del sistema di istruzione, ma come un’opportunità diversa e qualificata da offrire ai ragazzi che chiedono percorsi formativi adeguati ai propri stili cognitivi”.
“Non è incatenando i ragazzi ai banchi di una scuola che li si può far crescere meglio, valorizzando i loro talenti – ha concluso Scrima – In nove anni sono passati da 20.000 a 240.000 i ragazzi che accedono ai corsi della Formazione Professionale. Non crediamo che abbiano subito una discriminazione, al contrario sono stati molto spesso recuperati a una dimensione formativa dalla quale sarebbero rimasti esclusi”.
Adesso si aspettano le reazioni degli altri sindacati.