Il Miur ha risposto, con la nota prot. n. 4855 del 24 luglio 2015, ad alcune richieste di chiarimenti circa l’eventuale deroga all’assolvi mento dell’obbligo di istruzione per gli alunni adottati.
In riferimento a tale tematica si collocano le disposizioni contenute nella nota del Dipartimento per l’Istruzione prot. n. 547/2014, integralmente richiamate nelle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo stuio degli alunni adottati, trasmesse il 18 dicembre 2014.
La nota pone in evidenza la “straordinarietà e specificità degli interventi in questione” e invita i Dirigenti scolastici ad esaminare “i singoli casi con sensibilità e accuratezza, confrontandosi – laddove necessario – anche con specifiche professionalità di settore e con il supporto dei Servizi Territoriali, predisponendo percorsi individualizzati e personalizzati”.
Con la stessa nota il Dipartimento precisa che “solo a conclusione dell’iter sopra decritto, inerente casi eccezionali e debitamente documentati, e sempre in accordo con la famiglia, il Dirigente Scolastico – sentito il team dei docenti – potrà assumere la decisione, in coerenza con quanto previsto dall’art.114, comma 5 del D. Lgs. n. 297/94, di far permanere l’alunno nella scuola dell’infanzia per il tempo strettamente necessario all’acquisizione dei prerequisiti per la scuola primaria, e comunque non superiore ad un anno scolastico, anche attraverso un’attenta e personalizzata progettazione educativa”.
Il Ministero precisa che tali interventi devono essere adottati solo dopo un’attenta verifica della sussistenza delle condizioni e sempre in completo accordo con le famiglie interessate, anche presso le istituzioni scolastiche paritarie, per le quali l’avvio dell’ iter procedurale e la successiva decisione risultano di competenza del Coordinatore delle attività educative e didattiche, sentito il team dei docenti.
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