Intervenuto a ‘The breakfast capital’ su Radio Capital, il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso ha parlato del rientro in classe, a partire dal 1° aprile, dei docenti non vaccinati, seppur con diverse mansioni:
Dove mettiamo questi professori? “Delle due l’una, un docente, un lavoratore, nel nostro comparto, viene sospeso quando compie o un illecito penale o un illecito disciplinare. Chiaramente la mancata vaccinazione non rappresenta nessuno dei due casi. È vero che parliamo di numeri molto risicati perché siamo all’incirca su 3500 docenti che io non definirei sinceramente “no vax” ma chi per un motivo chi per un altro ha scelto, penalizzando sè stesso evidentemente, rinunciando allo stipendio, di non effettuare la vaccinazione. Nel momento in cui la vaccinazione, e in questo caso era legata allo stato di emergenza, venendo meno quest’ultimo, e questo lo dicono anche i giudici del lavoro che stanno contestando una legittimità a questo provvedimento, che ci dicono in parole povere “se decidete di riprenderveli in servizio allora non li potete demansionare. Non parliamo di un impiegato, il professore deve stare in classe con il capitale umano”.
“Vorrei cercare di mantenere un minimo di serietà, spero che il presidente del Consiglio ponga rimedio a questa situazione che si è venuta a creare perché c’è ancora qualcuno che tende a mantenere delle situazioni che grazie ai vaccini si sono superate. Questo atteggiamento costa alle casse dello Stato circa 30 milioni di euro perché noi questi docenti li stiamo sostituendo con dei supplenti che lavorano al posto loro, non possiamo pagare due volte lo stipendio per lo stesso servizio. Non è colpa dei lavoratori che rientrano in servizio, loro vorrebbero tornare in classe col tampone negativo, com’è successo ad altre categorie di lavoratori. E’ un corto circuito col ministero della salute, si tratta di usare buon senso. Da sottosegretario mi devo confrontare con due Ministri, il mio che è abbastanza sensibile sull’argomento e quello della salute che da quest’orecchio non ci sente. Se un docente non vaccinato entra in una scuola con un tampone negativo, qualcuno mi deve spiegare cosa c’è da temere?”.
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