Non usa mezze misure Sergio Cofferati, ex segretario generale Cgil, intervenuto a ‘In Onda’ su La7. Serve una legge che introduca l’obbligo vaccinale per evitare rischi non solo per chi non si vaccina, ma anche per ci sta intorno:
“Credo sia prioritario fare una legge che obblighi i cittadini italiani a vaccinarsi, fin qui non c’è stato nessun impedimento ad azioni di questa natura – ha affermato Cofferati – abbiamo fatto dei passi importanti ma non bastano, ci sono troppi cittadini non vaccinati che rappresentano un pericolo per il Paese oltre che un pericolo per sé stessi. Il bene comune è la priorità assoluta e si realizza costringendo tutti a vaccinarsi. Peraltro, per infezioni di un tempo l’obbligo vaccinale è stato obbligo di legge. Chi ha dei bambini, per andare a scuola, dovevano essere fatti assolutamente, diversamente non avevano accesso”.
L’ex segretario Cgil espone meglio la sua idea: “Prima cosa, obbligo attraverso una legge, non si può ulteriormente rimandare. Ci sono infezioni che tornano a crescere. Secondo tema, il lavoro. Fin quando non c’è una legge che costringe a vaccinarsi, il green pass per andare in mensa è indispensabile. Non puoi andare al ristorante dimostrando che sei vaccinato e non fare la stessa cosa in mensa. Peraltro le mense sono un luogo dove c’è molto movimento e molta frammentazione”.
Linea dura con relative sanzioni per chi non si vaccina: “I tamponi sono uno strumento di controllo ma prima ci vuole il vaccino. Per chi non si vaccina? Sanzioni, non puoi far male ad un altro. Non c’è un lavoro che non implichi una socialità, anche da remoto. Chi esce da lavoro va a casa, prende il tram, va a far spesa. Una persona non vaccinata non esaurisce la sua vita nelle otto ore di lavoro, ha altre otto ore in cui farà altre cose e lì è un pericolo. Si tratta di garantire alla società il massimo di sicurezza possibile, tutte le leggi che prevede lo stato prevedono sanzioni se non vengono rispettate”.
La posizione di Cofferati (che non ricopre più nessuna carica) va in contrapposizione con quella di Maurizio Landini, attuale segretario Cgil che invece si è detto contrario all’obbligo vaccinale e al green pass nelle aziende.