I cosiddetti “professori no-Vax” stanno diventando una foglia di fico per dirigenti e amministratori (dal ministro fino ai presidi) che, negli ultimi 14 mesi, non hanno saputo fare le cose necessarie (che andrebbero fatte anche nel caso in cui si raggiungesse una copertura vaccinale totale): trovare nuovi spazi, acquistare macchine per la purificazione dell’aria, diminuire il rapporto studenti/professori, potenziare i trasporti, scaglionare gli ingressi. Mi limito a mettere in ordine alcuni fatti e a porre alcune domande.
1) Il 15 aprile 2021 il gen. Figliuolo ha affermato che non si conoscono gli esiti dei milioni di inoculazioni effettuate.
2) Il 14 luglio 2021, nel corso della trasmissione Stasera Italia, il virologo Fabrizio Pregliasco ha affermato: “Vaccinazione vuol dire rischiare la vita per la comunità”.
3) Non vi è alcuna prova del fatto che la vaccinazione arresti il contagio, anzi vi sono indizi del contrario. I dati sembrano però indicare che la vaccinazione è efficace nell’evitare il ricovero e la morte in caso di infezione: me ne rallegro, e mi chiedo: se il vaccino funziona e i vaccinati sono protetti, che motivo c’è di obbligare a vaccinarsi l’intera popolazione, compresa la piccola percentuale di insegnanti dubbiosi e compresi i minorenni? Per questi ultimi del resto i dubbi sembrano ancor più leciti: il Koch Institute ha sconsigliato la vaccinazione a bambini e adolescenti sani.
5) La “Operazione Astrazeneca-insegnanti” è stata fallimentare. Sono state date, nel giro di pochi mesi, indicazioni confuse e contraddittorie: originariamente destinato alla fascia giovanile, dopo i casi di trombosi questo siero è stato “dirottato” sugli ultrasessantenni, al punto che quanti avevano ricevuto la prima dose, se minori di sessant’anni, sono stati poi invitati a sperimentare su sé stessi la vaccinazione eterologa.
6) Il vaccino Johnson&Johnson sembra destinato anch’esso a uscire di scena, dopo che è stata individuata una correlazione con la sindrome di Guillain-Barré .
7) Di fatto, in Italia, restano disponibili solo i vaccini Pfizer e Moderna, che non sono vaccini bensì terapie geniche sperimentali. E infatti non sono stati approvati ma “autorizzati con procedura subordinata a condizioni”.
8) Sul modulo del “consenso informato”, al punto 10, si legge: NON E’ POSSIBILE AL MOMENTO PREVEDERE DANNI A LUNGA DISTANZA.
9) L’articolo 32, comma 2, della Costituzione recita: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. LA LEGGE NON PUÒ IN NESSUN CASO VIOLARE I LIMITI IMPOSTI DAL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA.
10) L’adozione dello “scudo penale” per i somministratori rappresenta un’implicita ammissione da parte dello Stato dell’eventualità di effetti avversi, anche mortali – eventualità che si è già in alcuni casi concretizzata.
Lorenzo Bergerard
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