La nota ministeriale sulle modalità applicative dell’obbligo vaccinale nelle scuole sta già producendo un lungo elenco di dubbi e obiezioni da parte dei dirigenti scolastici e dei loro sindacati.
“In sostanza – sottolinea Cristina Costarelli, presidente dell’Anp Lazio – la nota non è altro che una riscrittura del DL 172 stesso inframmezzata con un’ampia serie di ‘pare’ e ‘si ritiene’ che lascia tutto sfuggevole e quasi discrezionale: le scuole hanno invece bisogno di indicazioni chiare, cogenti e sicure”.
Cristina Costarelli e Mario Rusconi, presidente dell’Anp di Roma, sollevano più di un dubbio.
“Per esempio – affermano – si sostiene che il personale esente dalla vaccinazione può essere assegnato a ‘mansione anche diversa’, ma non viene detto quali siano queste mansioni diverse o se si intende invece un’assegnazione ad altro ruolo”.
La nota, come abbiamo già evidenziato, ricorda che il personale esterno va esente dall’obbligo vaccinale, ma i due dirigenti dell’ANP fanno rilevare che “risulta incomprensibile il fatto che personale come gli assistenti agli alunni disabili siano esclusi da tale obbligo, avendo gli stessi contatti quotidiani e da vicino con gli studenti”.
E ancora: “Relativamente all’invito a produrre certificazione da parte degli inadempienti (già chiaramente indicato nel DL), sarebbe lecito e funzionale aspettarsi indicazioni precise sulle modalità operative”.
“Da parte delle scuole, degli impiegati, dei docenti e dei dirigenti – conclude Cristina Costarelli – si richiedono indicazioni procedurali per l’applicazione del DL 172, al fine di garantire il funzionamento didattico delle scuole, l’applicazione puntuale dei provvedimenti anti Covid ed infine di rassicurare le famiglie degli studenti relativamente all’impegno di tutta l’amministrazione della scuola per la risoluzione dei gravi problemi che la pandemia da mesi sta generando”.
E poi: “Dovranno essere i DS a richiedere il certificato di vaccinazione? Oppure si potrà accedere ai dati del sistema sanitario dalla piattaforma SIDI?”
Ma c’è anche dell’altro, perché all’ANP non piace proprio il linguaggio usato nella nota e in particolare l’uso di espressioni come “il Ds si attivi senza indugio” o “immediatamente” che “suggeriscono quasi la non fiducia dell’amministrazione nei riguardi di una categoria che da mesi si sta impegnando al limite delle proprie risorse insieme a tutto il personale degli istituti scolastici”.
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