È veramente deprimente dover constatare l’ignoranza e la dabbenaggine di troppi colleghi, che pure, come docenti, dovrebbero quantomeno “saper leggere e scrivere”.
Ancora si sente vaneggiare di “vaccini sperimentali” contro il Covid, quando è stato mille volte chiarito da specialisti di ogni sorta che non è vero, che sono sperimentati e sicuri come e più di tutti gli altri.
Ancora si sente dire che i vaccinati sono il vero pericolo, quando è di un’evidenza solare e acclarata che sono i non vaccinati ad avere di gran lunga la maggior probabilità di contrarre il virus e quindi di contagiare il prossimo.
Ancora ci si ostina a non rispettare le norme di legge, non vaccinandosi e mettendo così a rischio la propria salute e, ciò che più conta, quella degli altri.
E tutto questo per farneticanti motivazioni che la scienza ha ripetutamente sbugiardato. Finiamola con queste sciocchezze: il vaccino deve essere obbligatorio per chiunque faccia parte della comunità scolastica: docenti, studenti, personale. I no-vax che oggi cantano vittoria per il ridimensionamento delle misure preventive, dimenticano che, se questo è un merito, va ascritto in toto a chi ha fatto il vaccino, dimostrando senso civico nonché rispetto per se stesso e per gli altri, non certo a loro.
E, purtroppo in buona compagnia, fingono di non vedere che i contagi sono in netto aumento, 40% in più solo nell’ultima settimana.
Si mantenga quindi, almeno nella scuola, il più assoluto rigore, si confermi l’obbligo vaccinale per i docenti e lo si estenda agli studenti, peraltro dimostratisi molto più saggi e responsabili di tanti loro professori. I quali, se perseverano nella scelta ottusa di non vaccinarsi, se ne stiano a casa a crogiolarsi nel loro egoismo.
Fabio Pace