
Un fatto alquanto delicato: gli studenti di un liceo di Roma hanno deciso di scioperare per protestare contro una loro professoressa, accusato di bullizzare e insultare i suoi alunni. Gli insulti sarebbero connotati da body shaming. Lo riportano Il Corriere della Sera e La Repubblica.
I ragazzi in un lungo messaggio sul canale Instagram hanno spiegato di aver voluto denunciare “una situazione ormai inaccettabile all’interno della scuola. Ancora una volta, abbiamo sentito il dovere di far sentire la voce degli studenti, ignorata più volte da chi dovrebbe tutelarla. Siamo stati costretti a organizzare un picchetto per portare all’attenzione generale un problema noto a tutta la comunità scolastica, ma fino a oggi affrontato con colpevole inerzia”.
Il video in cui le studentesse parlano degli insulti
Alcune studentesse, in un video, con il volto oscurato, hanno denunciato una serie di insulti subìti dalla docente. “A me ha dato dell’anoressica, dicendomi che mangio sempre in classe perché a casa non mangio”, ha rivelato una giovane mentre un’altra ha confessato di essersi sentita dire che “non ha il fisico per le magliette corte”. Ma c’è stata anche chi è stata apostrofata senza mezzi termini in classe come “obesa”.
Il movimento degli studenti conferma: “Da tempo all’interno del nostro istituto viene tollerato il comportamento inopportuno di una docente che ripetutamente umilia e bullizza gli studenti, con particolare accanimento nei confronti delle studentesse. Questa insegnante si è più volte permesso di insultare pesantemente e deridere per l’aspetto fisico, arrivando persino a banalizzare temi delicatissimi come i disturbi alimentari. Il problema – proseguono i ragazzi – è stato segnalato alla dirigenza, sia dagli studenti sia da altri docenti: la risposta ricevuta è stata che la situazione era ben nota e che la docente sarebbe stata affiancata da un’altra insegnante incaricata di monitorarla”.
“Con la nostra azione – concludono gli studenti – chiediamo che vengano immediatamente adottati provvedimenti seri e concreti nei confronti di questa docente, oltre a scuse ufficiali da parte della dirigenza per la superficialità con cui è stata gestita questa vicenda”.
La risposta dell’Usr Lazio
Gli studenti ieri, 12 marzo, hanno organizzato uno sciopero. “Desideriamo esprimere la nostra più profonda attenzione verso la questione che ci sta particolarmente a cuore perché rappresenta un pilastro dei nostri valori e delle nostre priorità operative — dice la direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Lazio, Anna Paola Sabatini – È precipuo per la nostra amministrazione assicurare che ogni situazione sia gestita con il massimo rispetto al fine di tutelare tutte le parti coinvolte. I nostri uffici competenti stanno seguendo con scrupolosa attenzione gli sviluppi della vicenda, con l’obiettivo di garantire una tutela adeguata.”