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Obesità e depressione per un bambino su due: il lascito del Covid

A certificare quanto danno abbia fatto la pandemia sui ragazzi costretti a casa per oltre un anno, una indagine di Ipsos commissionata dal dipartimento per lo Sport e realizzata con la collaborazione dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive dello Spallanzani, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù dal titolo  “L’impatto del Covid sullo sport”.

Secondo lo studio dei dati raccolti, è stato evidenziato un aumento del peso su più di un bambino su 3 e sul 43% dei ragazzi, dovuto al conseguente aumento di appetito.

Ma non solo, gli esperti hanno accertato un profondo stato di malessere segnalato da spossatezza proporzionale all’età: il 26% fra i bambini di 6-10 anni, 37% dagli 11-13 anni, 42% dai 14-16 e più di un ragazzo su 2 fra quelli di età compresa fra 17 e 19 anni.

Aumentati pure i disturbi del sonno: 28% dei bambini e 37% dei ragazzi;  mal di pancia: 17% e 16% rispettivamente; dolori muscolari: 16% contro il 31%; cefalea: 14% contro il 20%.

Anche l’umore compromesso per mancanza di attività fisica con sensazioni di tristezza: 55% tra i bambini e 69% tra i ragazzi;  apatia: rispettivamente 53% e 58%;  irascibilità: 50% dei bambini e 40% dei ragazzi; stati di ansia: 37% fra i 6-10 anni, 45% 11-13 anni,  52% 14-16 anni e 60% dei 17-19 anni.

Notati anche segnali d’ansia quali tensione, irritabilità o percezione di un futuro brutto, riscontrato tra i 17 e i 19 anni per il 35-40%, con una prevalenza delle ragazze di almeno 7 punti percentuali.

Pasquale Almirante

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