Attualità

Obesità tra i giovani, è emergenza. Questione di stili di vita, alimentazione e moto. Come la scuola può intervenire?

L’emergenza sanitaria causata dalla pericolosa diffusione dell’agente virale Sars – CoV – 2 ha di fatto limitato l’interesse nei confronti di altre questioni annose legate alla salute dei cittadini europei, alla rispettiva dieta, mobilità e stile di vita sano. L’obesità tra i giovani, come sollevato da OMS e numerose agenzie sanitarie internazionali, costituisce un serio problema che va ad intaccare la qualità della vita, la produttività e l’inclusività di numerosi cittadini d’Europa. Un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) pubblicato all’inizio del mese corrente ha rivelato che l’obesità provoca 1,2 milioni di morti in Europa ogni anno, mentre nessun paese dell’UE è sulla buona strada per ridurre i tassi di obesità entro il 2025. Gli esperti ritengono che tale fenomeno sia promosso ed agevolato dalla povertà, dalle tensioni sociali e dall’assoluta assenza di educazione alimentare nelle scuole ed in famiglia. La Commissione Europea, interpellata dal deputato socialista Tudor Ciuhodaru, ha reso noto che non sarò interessata al mero allestimento di progetti comunitari, ma pianificherà un intervento più serio e deciso. Per il Belpaese, la Legge di Bilancio ha previsto di introdurre, dal prossimo anno scolastico, l’insegnante di scienze motorie e sportive presso la scuola primaria di I grado, garantendo la pratica di attività comuni all’aperto o in palestra.

Obesità, scarsa educazione e patologie cardiovascolari: preoccupano i giovani europei

La pandemia di COVID-19 ha reso il problema dell’obesità ancora più urgente poiché i pazienti con obesità sono stati maggiormente soggetti alle complicazioni della nuova patologia respiratoria. Molti pazienti hanno anche incontrato difficoltà nell’accedere ai servizi di gestione dell’obesità. Secondo gli esperti, la povertà e la mancanza di istruzione – oltre alle cause genetiche, biologiche, culturali e comportamentali – contribuiscono all’obesità e a tutte le sue complicanze metaboliche, cardiovascolari, neuropsicologiche e osteoarticolari. “In sostanza, il problema è l’accesso limitato al cibo di qualità che viene sostituito da cibi inappropriati, genericamente indicati come ‘prodotti bianchi’: pane, riso, zucchero, pasta”, ha fatto presente Ciuhodaru. Secondo l’OMS, il 60% degli adulti europei soffre di obesità e anche un terzo dei bambini e ragazzi sotto i 18 anni è obeso. Per alcuni paesi della regione europea, l’obesità dovrebbe superare il fumo come principale fattore di rischio per il cancro prevenibile nei prossimi decenni. Una volta che l’obesità si instaura, il circolo vizioso di uno stile di vita malsano si chiude con l’inizio di cambiamenti psicologici e sociali, fatti anche dell’insorgenza di patologie depressive. “Pertanto, crediamo che insegnare educazione sanitaria nelle scuole limiterà questo fenomeno insegnando come garantire una corretta alimentazione e uno stile di vita sano”, ha concluso Ciuhodaru.

Educazione sportiva nella scuola primaria: al via l’arruolamento di docenti secondo la Legge di Bilancio

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha sottoscritto di recente il documento effettivo relativo all’arruolamento degli organici a scuola. La novità, in tal caso, riguarda la necessità di inserire degli insegnanti ad hoc per l’insegnamento delle scienze motorie e sportive, sino ad ora affidato ai docenti di italiano, storia e matematica, scienze. L’inserimento dei suddetti docenti sarà graduale ed avrà luogo secondo fasi di reclutamento specifiche e necessità: saranno oltre 2.247 i docenti sottoposti a “chiamata” per circa 25.000 classi, di cui 15.000 a tempo normale e 5.000 a tempo pieno. L’assegnazione dei posti, secondo la Legge di Bilancio citata poc’anzi, sarà svolta attraverso una consueta procedura concorsuale, il cui bando è in dirittura d’arrivo. Una selezione che dovrebbe consistere in prova scritta e orale con annessa valutazione dei titoli. Occorre, naturalmente, essere in possesso del conseguimento dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche considerate abilitanti all’insegnamento, nonché di una Laurea Magistrale in una delle seguenti discipline o curricula: Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM-67), in Scienze e tecniche dello sport (LM-68) e in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie (LM-47). Naturalmente anche i titoli conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia saranno valutati dalla Commissione in sede di prova orale. 

Andrea Maggi

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