Continuano le occupazioni nei licei romani. Dopo l’Albertelli, il Mamiani e il Cavour, è il turno del Torquato Tasso, in via Sicilia. Nella serata di ieri infatti una decina di studenti si sono introdotti nell’edificio e ne hanno preso possesso. Nessun incidente da segnalare anche se gli agenti di polizia sono intervenuti per presidiare il luogo. Gli studenti hanno srotolato uno striscione con la scritta “Tasso occupato” mentre al primo piano le luci sono rimaste accese.
In tutto sarebbero circa 150 gli studenti che hanno occupato il liceo. Le lezioni sono state sospese e l’attività didattica interrotta con una serie di conferenze sulla situazione della crisi economico sociale e culturale del Paese organizzate dagli studenti.
I motivi dell’occupazione sono spiegati nella lettera del Collettivo Politico Tasso indirizzata a preside, professori e famiglie: “L’aura di fascino e timore che circonda la nostra scuola è dovuta alla fama di liceo duro e faticoso – scrivono – . La mole di compiti schiaccia ed eleva al tempo stesso gli studenti, che orgogliosi di questo studio si percepiscono superiori ai ragazzi degli altri istituti. Riteniamo che sia riconducibile a questo sentimento non solo il clima di tensione che pervade le aule ma anche la diffusa competizione”. “Voi professori, con il passare del tempo, vi siete dimostrati sempre meno capaci di relazionarvi con gli studenti – accusano – . I metodi utilizzati sono forse adatti a contenere le classi dei più giovani, i quali si pongono meno domande e non hanno né quel criticismo che porta a mettere in dubbio tutto né quella sicurezza, che si acquisisce con l’età, nel contestare, ma non sono adatti ad affrontare dei giovani sulla soglia della maturità”.
“Un’esigua minoranza di studenti ha occupato ieri sera la scuola, scegliendo come forma di protesta una autoreferenziale chiusura al confronto democratico. La politica è la più nobile tra le attività umane ed essa trae linfa dal rispetto della libertà di espressione di tutti, dall’apertura verso gli altri e non dalla chiusura in sé stessi. Atti come quelli avvenuti nel nostro liceo rappresentano di fatto la negazione della politica. Esprimo la mia solidarietà al personale della scuola a cui è impedito di svolgere il proprio lavoro e agli studenti a cui è negato il diritto costituzionale all’istruzione. In data odierna si procederà alla denuncia all’Autorità pubblica e alla contestuale richiesta di sgombero. È naturalmente revocata l’autorizzazione allo svolgimento dell’odierna Assemblea d’Istituto e all’ingresso nella scuola degli ospiti esterni”. Così il preside del Tasso Pedullà.
“Non posso che esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà al dirigente del Liceo Classico Torquato Tasso di Roma, occupato ieri sera da alcuni studenti. Concordo pienamente con le parole del dirigente scolastico: la libertà di manifestare non può ledere il diritto allo studio di chi non condivide la protesta e ancor meno il diritto al lavoro di chi ogni giorno, personale docente e non docente, presta con sacrificio e abnegazione la propria opera. Invito i giovani occupanti al confronto, all’apertura e al dialogo, nel rispetto dei diritti altrui e nel sentiero tracciato dalle regole del battito politico democratico, di cui sono certa sono capaci”. Lo dichiara la Senatrice di Fratelli D’Italia Ella Bucalo, componente della Commissione Cultura del Senato.
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