Alunni

Occupato il liceo Virgilio di Roma da 400 studenti: troppe carenze su edilizia e altro

E’ il liceo Virgilio di Roma, la prima scuola superiore italiana occupata nell’anno scolastico in corso.

L’istituto capitolino è lo stesso dove nei giorni scorsi c’è stato il crollo parziale di un solaio, fortunatamente senza danni alle persone.

Gli studenti: costruire una protesta ampia su edilizia scolastica e non solo

L’occupazione si è svolta il 15 ottobre. Ad annunciarla è stata il collettivo autorganizzato Virgilio, che su Facebook scrive: “Oggi in più di 400 abbiamo occupato la nostra scuola. Questa mobilitazione, sostenuta dalla maggior parte degli studenti e delle studentesse del Virgilio, parte dalla necessità di prendere parola collettivamente rispetto al crollo di una porzione di tetto avvenuto sabato 7 ottobre nel nostro istituto e dal bisogno di costruire una protesta ampia sul tema dell’edilizia scolastica e non solo”.

Gli studenti credono anche che “sia fondamentale mobilitarsi su questo tema insieme alle molte scuole della Capitale che condividono i nostri stessi problemi e con tutte le altre componenti della nostra scuola, in primis con la nuova dirigente che si è mostrata aperta nei nostri confronti nelle scorse settimane”.

“Stiamo organizzando incontri, assemblee, dibattiti per provare a comprendere il mondo che ci circonda e capire come cambiarlo. Storia, cultura, attualità, arte, musica, sport e, ovviamente, la scuola saranno al centro delle nostre iniziative. Fin da domani cominceremo dalle ore 8 con la colazione sociale, invitiamo tutti gli studenti a partecipare e proporre corsi”.

La preside del Virgilio pronta a denunciare

Sul posto fuori dalla scuola anche la preside del Virgilio Carla Alfano, che spiega: “Il problema del tetto della scuola, interessato dal crollo di parte del solaio, è stato già risolto. Un gruppo di studenti ha occupato nel tardo pomeriggio l’istituto per attirare l’attenzione sullo stato dell’edilizia scolastica in città”.

“Con loro c’è un’interlocuzione aperta, ci ho parlato e li ho pregati di uscire perché io sarò costretta a denunciare. E’ un atto dovuto anche per la presenza di minori nella scuola e per questioni di sicurezza legati ad una zona interdetta nell’istituto”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Bonus Natale, non c’è la proroga. Ma non tutto è perduto: si potrà richiedere con la dichiarazione dei redditi 2025

Alle ore 12 di oggi, 22 novembre, è scaduto il termine per presentare domanda sul…

22/11/2024

Mense scolastiche: quali compiti per il personale Ata? La soluzione secondo Flc di Palermo: dare agli alunni carne già tagliata pezzi e frutta sbucciata

Quello dell’assistenza agli alunni durante i pasti nella mensa scolastica continua ad essere un problema…

22/11/2024

Uomo in stato confusionale si introduce in una scuola: panico tra docenti e alunni, intervengono due genitori

Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…

22/11/2024

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024