Buone notizie per le donne alla ricerca di un’occupazione: in un mercato del lavoro che soffre sempre più, cresce il peso percentuale dell’occupazione femminile. Il dato riguarda il terzo trimestre dell’anno in corso, durante il quale le imprese hanno assegnato alle assunzioni di personale femminile una quota sul totale pari al 21,4%. Che risulta superiore di 3 punti a quella del trimestre precedente. E` quanto emerge dall`indagine trimestrale del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, che delinea, comunque, un`ulteriore riduzione delle assunzioni previste per il terzo trimestre dell`anno.
“Tra i comparti industriali, solo nel ‘sistema moda’ – si legge in una nota dell’ente guidato da Ferruccio Dardanello – le posizioni per le quali prevale l`orientamento ad avvalersi di personale femminile superano un terzo del totale delle assunzioni, toccando il 36%, mentre sono appena il 3,3% nelle costruzioni; nei servizi si raggiunge, o si supera, il 30%“. Mentre “tra i comparti con maggiori assunzioni” di personale femminile si confermano “quelli socio-assistenziali, dell`istruzione e della formazione, nei servizi operativi alle imprese e alle persone e in quelli attinenti agli studi professionali“. Tutte indicazioni, soprattutto queste ultime, che non dispiaceranno alle tante ragazze ancora incerto sul loro futuro formativo e lavorativo. Nel dubbio, forse, sarebbe meglio puntare su una professione che al momento continua a dare maggiori garanzie di impiego. O no?
“Tra i comparti industriali, solo nel ‘sistema moda’ – si legge in una nota dell’ente guidato da Ferruccio Dardanello – le posizioni per le quali prevale l`orientamento ad avvalersi di personale femminile superano un terzo del totale delle assunzioni, toccando il 36%, mentre sono appena il 3,3% nelle costruzioni; nei servizi si raggiunge, o si supera, il 30%“. Mentre “tra i comparti con maggiori assunzioni” di personale femminile si confermano “quelli socio-assistenziali, dell`istruzione e della formazione, nei servizi operativi alle imprese e alle persone e in quelli attinenti agli studi professionali“. Tutte indicazioni, soprattutto queste ultime, che non dispiaceranno alle tante ragazze ancora incerto sul loro futuro formativo e lavorativo. Nel dubbio, forse, sarebbe meglio puntare su una professione che al momento continua a dare maggiori garanzie di impiego. O no?
