Continuano le proteste nei licei milanesi, dall’inizio dell’anno una ventina circa. Questa volta occupazioni e manifestazioni mettono a rischio lo svolgimento del concorso ordinario dei docenti. La sede coinvolta è il liceo linguistico e itis turistico ‘Gentileschi’, occupato da qualche giorno così come il Cardano, liceo scientifico, sportivo e delle scienze umane. Una protesta che però rischia di far saltare il concorso. Per questo sono in corso le trattative per poter porre fine all’occupazione e far svolgere le prove. La tensione però è alta, la preside del Cardano ha convocato un’assemblea online con i genitori. Dal Cardano infatti, la protesta si è poi spostata al Gentileschi e l’occupazione è stata votata al termine di un’affollata assemblea.
Come riporta il ‘Corriere della Sera’ le dirigenti del Cardano e del Gentileschi avevano ordinato la chiusura delle aule dove si terrà il concorso lasciando ai ragazzi le palestre e il cortile, spazi dove si tiene la protesta.
Dal loro canto però gli studenti dichiarano di non essere intenzionati a interrompere le lezioni o il concorso, semmai di occupare anche di notte e di partecipare al corteo di Fridays for Future (in programma venerdì 25 marzo).
Tra le motivazioni della protesta, i collettivi affermano di aver chiesto un’autogestione o cogestione però negata dall’istituto. Si chiedono più spazi per assemblee studentesche, ma anche nuovi testi scolastici con più autrici donne e il ritorno all’orario scolastico pre-pandemia. E non manca un forte “no” alla guerra.
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