Un’altra occupazione a Milano, la 24esima da inizio 2022. Questa volta è toccato al liceo classico, scientifico e delle scienze umane Bertrand Russell. Questa mattina presto, alcuni alunni, dopo l’arrivo del personale scolastico, si sono intrufolati all’interno dei locali della scuola e dopo un’assemblea è stata votata l’occupazione. I motivi? Un sistema scolastico che nel post-pandemia sta mostrando tutti i suoi limiti, che non ascolta gli studenti, colpiti psicologicamente da anni complicati. “Questo modello di scuola ci sta uccidendo” recita uno striscione esposto nell’atrio dell’istituto. Una scuola che dialoghi di più con gli studenti e che parli con chiarezza, esponendosi con forza anche nelle questioni attuali come il conflitto in Ucraina.
Tra le richieste, la possibilità costante di usufruire della psicologa della scuola per gli alunni minorenni senza necessariamente il permesso dei genitori, e di dare all’educazione sessuale l’importanza che merita. Ma c’è anche l’idea di una scuola aperta nelle ore pomeridiane come luogo di incontro e valorizzazione degli studenti, dando spazio a varie attività o come luogo di confronto e ritrovo. Infine il tema della sicurezza, dal miglioramento delle condizioni dell’edilizia scolastica al ricordo dei due ragazzi (Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci) che hanno perso la vita durante gli stage in azienda “vittime di un sistema di sfruttamento inaccettabile a lavorare gratuitamente in condizioni di sicurezza insufficienti”.
L’occupazione del Russell arriva a pochi giorni dal liceo scientifico Leonardo, autogestito da lunedì.
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