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Occupazioni, insorgono genitori e docenti

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Cambiano i tempi. Sino a qualche anno fa le occupazioni studentesche erano tollerate, potevano durare anche settimane. Ora no. Vengono considerate un abuso. Quasi sempre dai dirigenti. Che informano le forze dell’ordine. La cui sopportazione, prima di intervenire con lo sgombero, ha una durata limitata. A volte, però, ad intervenire sono anche i genitori. E quest’ultimo caso è accaduto a Palermo, dove un centinaio di alunni del liceo classico Umberto I, il 27 novembre hanno presentato un esposto alla Procura per denunciare “la illegittima occupazione dei locali della sede centrale dell’istituto sita in via Filippo Parlatore, a opera di una minoranza di studenti che da oltre una settimana impedisce con la forza al personale docente e non docente di avere accesso all’istituto e di garantire il regolare servizio scolastico”. I genitori lamentano “un’evidente violazione del diritto allo studio dei propri figli che vengono di fatto privati della possibilità di frequentare le lezioni, con conseguente pregiudizio”.
L’Ansa riporta che sono ancora 23 le scuole occupate nel capoluogo sicialiano. “Resiste” il liceo Garibaldi dove ventiquattrore prima i docenti si erano chiusi dentro, impedendo in tal modo l’assalto degli studenti che volevano occupare l’istituto. Con loro si è schierata anche la dirigente scolastica, Rosalia Gerbino, che ha chiesto l’intervento della polizia per permettere l’ingresso ai ragazzi che volevano partecipare alle lezioni. Cambiano i tempi….