Categorie: Politica scolastica

Ocse, Gilda: “Meno investimenti, scuola migliora solo grazie a docenti”

ll rapporto Ocse ‘Uno sguardo sull’Istruzione 2014″ diffuso oggi conferma ancora una volta il calo degli investimenti nel settore scolastico. il governo Renzi, invece di invertire questa tendenza che si sta pericolosamente consolidando anno dopo anno, fa giochi di prestigio abbassando ulteriormente le retribuzioni dei docenti italiani ai quali toglie gli scatti di anzianità per destinare risorse a un merito da assegnare senza alcun sistema scientifico in grado davvero di individuare le eccellenze”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta i dati Ocse resi noti oggi e secondo cui tra il 1995 e il 2011 in Italia la spesa per studente nella scuola primaria, secondaria e post secondaria non terziaria è diminuita del 4%, posizionando il nostro Paese tra quelli Ocse con la riduzione più marcata di investimenti (-5% tra il 2000 e il 2011) .

Il rapporto Ocse evidenzia anche che in Italia migliora costantemente la qualità dell’istruzione di base e questi miglioramenti – sottolinea Di Meglio – sono ascrivibili in massima parte all’impegno e alla professionalità dei docenti, come dimostra un altro dato secondo cui dal 2008 al 2011 alle elementari è stato ridotto l’orario di lezione per gli alunni ed è ‘leggermente’ aumentato quello di insegnamento per chi siede in cattedra. Al maggior carico di lavoro per gli insegnanti italiani – prosegue Di Meglio – non è corrisposto però un aumento delle retribuzioni che invece sono calate: tra il 2008 e il 2012 le buste paga dei docenti di elementari e medie sono diminuite in media del 2%. Altro dato allarmante è che dal 2005 al 2012 le retribuzioni statutarie dei docenti di ogni grado e con 15 anni di esperienza sono scese del 4,5%. Una perdita che, avverte l’Ocse, è stata compensata, in parte e comunque a livello individuale, dagli scatti di anzianità che adesso il governo Renzi vuole abolire. I dati diffusi oggi da un’agenzia internazionale, indipendente e autorevole quale l’Ocse, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – dà ancora più forza alla nostra battaglia in difesa degli scatti che hanno rappresentato finora l’unica boccata di ossigeno per i docenti italiani”.

 

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