Le ultime indagini OCSE PISA lanciano nell’olimpo dei campioni due outsider: L’Irlanda e l’Estonia. La prima ha ottenuto il secondo posto in comprensione degli scritti, dietro Singapore, mentre il Paese baltico si è piazzato in sesta posizione. In Matematica l’Estonia è settima, l’Irlanda ottiene un onorevolissimo undicesimo posto. Se si pensa – come sottolinea il quotidiano Le Figaro – che la Francia è ventiseiesima in matematica e ventottesima in comprensione del testo e se si considera – aggiungiamo noi – che l’Italia è trentesima in matematica e ventesima in comprensione scritta, l’exploit di Estonia e Irlanda assume ancora più valore.
Qual è la ricetta che ha consentito a questi due Stati di ottenere risultati così brillanti?
Secondo il quotidiano francese la parola d’ordine in Estonia è autonomia. Il Ministero detta le regole generali e ogni Istituto le interpreta con larga autonomia e flessibilità a livello didattico-metodologico. Recentemente intervistata da Le Parisien, la ministra dell’Educazione estone ha messo in evidenza che nel loro Paese non ci sono libri da studiare né programmi da seguire. Ci sono soltanto obiettivi in termini di competenze che gli alunni devono padroneggiare. Per raggiungerli, ogni Istituto si regola come meglio crede.
Lo stesso accade in Irlanda, il cui sistema pedagogico prevede larga autonomia didattico-metodologica per gli insegnanti, spinti dal Ministero a utilizzare i metodi che ritengono più opportuni rispetto agli studenti con cui si trovano a lavorare. Altra pietra angolare del sistema irlandese è l’accompagnamento personalizzato per gli alunni in difficoltà. Il venti-venticinque per cento dei docenti irlandesi è formato proprio per rispondere alle esigenze dei ragazzi con bisogni speciali o difficoltà di apprendimento.
Inoltre, i nuovi programmi della scuola primaria e della secondaria di primo grado danno centralità alla scrittura e alla lettura, quest’ultima presentata come un’attività gradevole e utile.
Infine, ma non ultima per importanza, la formazione dei docenti che in Irlanda si sviluppa lungo tutto l’arco della carriera. La crescita professionale è incoraggiata dagli organi istituzionali e i corsi di aggiornamento e formazione, soprattutto nell’ambito dei bisogni educativi speciali, sono finanziati dal Ministero.
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