Categorie: Attualità

Ocse-Pisa: studenti trentini ok. Alti i livelli di assenteismo dei 15enni italiani

Secondo la sesta indagine Pisa (“Programme for International Student Assessment”), svolta nella primavera del 2015, promossa dall’Ocse, gli studenti trentini registrano livelli superiori ai valori medi nazionali di circa 30 punti in tutte e tre le aree disciplinari oggetto di verifica: lettura e comprensione del testo, matematica, scienze.

Buona dunque la preparazione degli studenti trentini che in scienze, tema di approfondimento dell’edizione del 2015, hanno ottenuto punteggi significativamente più alti del dato nazionale. Qualche sforzo in più, scrivono i giornali locali, va fatto invece per combattere i condizionamenti derivanti dallo status socio-economico-culturale della famiglia di provenienza. Persiste ancora inoltre uno scarto tra ragazzi e ragazze in scienze e matematica.

 

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Diverso è invece il discorso, ma su ambito nazionale, relativo alle assenze che gli studenti italiani perpetrano ogni giorno. Secondo i dati Ocse, ma anche negli anni scorsi è stata sottolineata questa caratteristica tutta italiana, il 20% dei quindicenni è mancato un giorno a scuola almeno una volta.

Tuttavia i nostri studenti pare stiano dando l’esempio ai loro coetanei europei visto che in quasi tutta la zona Ocse il fenomeno è in aumento.

L’Ocse sottolinea inoltre che le assenze, oltre ad avere effetti svantaggiosi (ma questo i prof e le famiglie lo sanno perfettamente) su chi marina la scuola, ha anche risvolti negativi sul rendimento dei compagni di classe, tant’è che là dove uno o più studenti si assentano con più frequenza si hanno complessivamente risultati peggiori. In pratica nelle aule dove c’è un clima nell’insieme positivo e ordinato il rendimento degli alunni cresce, mentre le assenze aumentano il  risentimento in chi frequenta regolarmente, demoralizzando gli insegnanti e stressando l’organizzazione dell’intera scuola.

Pasquale Almirante

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