Cinque i fronti dei combattimenti: quello occidentale, tra Francia e Germania, lungo la Marna e la Somme; quello orientale, o russo, esteso e privo di barriere naturali; quello meridionale, o serbo; l’austro-italiano, sulle Alpi orientali e in Carnia e quello greco, a Nord di Salonicco.
Oggi, domenica 24 maggio, alle 15 sarà osservato un minuto di silenzio in tutta Italia, scandito con una salva d’onore sparata da una squadra di militari in armi presso i monumenti ai caduti di 24 città, in tutte le Regioni, mentre a Roma il colpo partirà dal cannone del Gianicolo. Ai piedi di questi come di altri mausolei sparsi sul territorio nazionale gli studenti delle scuole primarie porteranno come omaggio alle vittime una stella alpina realizzata con la carta, simbolo della Grande Guerra combattuta tra le montagne.
“È corale la commemorazione che il Governo ha riservato al 24 maggio, data che 100 anni fa segnò l’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale e che costò il sacrificio di 650mila caduti militari e circa 600mila vittime civili. Per ricordare, il Paese si ferma con un minuto di raccoglimento osservato alle ore 15 dalle istituzioni, dalla società civile e dal mondo dello sport”.
Raccoglimento anche negli stadi prima di ogni competizione, dove calciatori e arbitri della Serie A scenderanno in campo indossando una maglia con la scritta “Ricorda”, composta dai versi delle poesie di Giuseppe Ungaretti. Stesso messaggio al braccio dei 600 podisti militari della staffetta “L’Esercito marciava”. “E’ un invito alla memoria che si ripete e si rivolge principalmente alle giovani generazioni”.
Sempre per il 24 maggio, il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà quattro francobolli celebrativi, che riproducono personaggi e scene del primo conflitto mondiale. I Musei militari e i luoghi della memoria saranno aperti al pubblico a ingresso gratuito fino alla festa del 2 giugno.