Oggi 29 febbraio, un giorno che ritorna ogni quattro anni
Ogni quattro anni ritorna il 29 febbraio. Un giorno che di problemi ne dà molti. Soprattutto chi è nato proprio in questo giorno, compie gli anni ogni quattro o è costretto a festeggiare annualmente il giorno di nascita o il 28 febbraio o l’uno marzo.
L’anno bisestile non è però una semplice stranezza. E’ infatti fondato su un esatto rigore logico. Infatti la durata di un anno è precisamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Il calendario comunemente usato, che è basato su un numero non frazionato di giorni (365) causa a lungo andare uno slittamento, impercettibile ad occhio nudo, delle stagioni. E’ per questo che ogni quattro anni le frazioni orarie vengono recuperate e concentrate in un nuovo giorno, detto per l’appunto bisesto.
Contro ogni proverbio popolare, per esempio, “anno bisesto, anno funesto” c’è chi ha pensato bene di voler istituire proprio per oggi la “Giornata europea delle Malattie Rare” voluta dall’associazione “Uniamo”. E’ per questo che per oggi la Federazione Italiana Malattie Rare ha promosso iniziative in tutta Italia volte a sensibilizzare la pubblica opinione sui seimila morbi meno diffusi, ma che colpiscono circa un milione di persone all’anno, di cui i tre quarti sono spesso bambini.
E hanno scelto oggi anche quelli del Cobas scuola per scioperare nella prima ora di lezione contro la decisione ministeriale dei corsi di recupero estivi che precluderebbero anche i completi 36 giorni di ferie spettanti agli insegnanti. Il Cobas Scuola ha tenuto a precisare che “l’ordinanza Ministeriale 92 impone i recuperi-farsa, le mancette salariali per rendere gli insegnanti complici della scuola-burletta, l’aggravio di lavoro gratuito per gli ‘Ata’; lede diritti come le ferie, viola la legislazione vigente e mette a rischio la formazione degli Organici in tempi utili per l’inizio delle lezioni, danneggiando il diritto allo studio”. Ma torniamo all’anno bisestile ricco com’è di indicazioni: astronomiche (le varie definizioni degli anni: siderale, solare, tropico, civile, liturgico, giudiziario, planetario), storiche (l’invenzione è attribuita a Sosigene di Alessandria, che su incarico di Giulio Cesare nel 46 avanti Cristo elaborò il calendario giuliano. Successivamente c’è anche applicazione del cosiddetto calendario gregoriano introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII. L’ideazione del calendario gregoriano si deve al medico e astronomo Luigi Lilio di Cirò, in provincia di Crotone), pratiche (un accorgimento utilizzato per mantenere l’anno civile con il ciclo delle stagioni), logico-matematiche (un anno è bisestile se il suo numero è divisibile per 4, tranne se è divisibile per 100, ma è comunque bisestile se divisibile per 400),
·etimologiche ( ‘bis-sextus’: un giorno ripetuto due volte, ripetuto cioè dopo il sesto giorno antecedente le calende di marzo (23 febbraio), letterarie e popolari (tanti detti e adagi legati alla tradizione e alla cultura di una comunità si rifanno molo all’anno bisestile).
Insomma, ce n‘è abbastanza del 29 febbraio, bisestile, per parlarne a scuola!