Disabilità

Oggi, 4 gennaio, è la “Giornata mondiale dell’alfabeto Braille”

La “Giornata mondiale del Braille” si celebra il 4 gennaio in coincidenza con la nascita, lo stesso giorno del 1809, di Louis Braille, a cui si deve la paternità del codice Braille. Cieco, a causa di un’incidente accaduto a tre anni, a 15 anni creò un sistema di simboli ai quali associare dei significati.

Il Braille, si legge in un comunicato dell’Unione mondiale dei ciechi,  è un sistema di alfabeto tattile di 6 punti in una combinazione 3×2 utilizzato per rappresentare lettere, numeri e simboli nella maggior parte delle lingue del mondo. Esso ha un ruolo essenziale nella vita di milioni di persone non vedenti in tutto il mondo perché permette loro di accedere ai testi scritti e di studiare allo stesso modo dei loro pari vedenti. 

Per gli studenti non vedenti il Braille è la chiave per l’alfabetizzazione e l’occupazione futura; tuttavia, le leggi vigenti sul diritto d’autore obbligano le scuole a chiedere il permesso di riprodurre i libri in formati accessibili, come il braille o la stampa ingrandita e così se un paese non riconosce un’eccezione al diritto d’autore per gli utenti non vedenti viene a generarsi un grave ostacolo per l’educazione dei bambini ciechi e ipovedenti, i quali potrebbero non avere accesso ai libri e ai materiali didattici di cui hanno bisogno. 

Per diversi anni l’Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union – WBU) ha lavorato insieme con altre organizzazioni internazionali e con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) per la messa a punto di un trattato che dovrebbe eliminare questi ostacoli per l’accesso alla conoscenza a livello mondiale. Il risultato è stato il Trattato di Marrakech, adottato dall’OMPI nel giugno 2013.

In questa Giornata Mondiale del Braille, la WBU rivolge un appello generale perché nei vari paesi vengano presi contatti con i governi per fare sapere loro che il Diritto di Leggere è un importante diritto umano per tutte le persone e chiedere loro di firmare e ratificare il Trattato di Marrakech per facilitare l’accesso alle opere pubblicate da parte delle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura dei testi a stampa. 

The World Blind Union (WBU) è l’organizzazione mondiale che rappresenta circa 285 milioni di persone cieche e ipovedenti nel mondo. I suoi membri sono organizzazioni di persone non vedenti che tutelano i propri diritti in prima persona e  organizzazioni che sono al servizio dei non vedenti in oltre 190 paesi insieme ad alcune organizzazioni internazionali che operano nel campo della disabilità visiva. In base ad alcuni dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo vengono stimate 1.3 miliardi di persone con problemi visivi, di cui 36 milioni con cecità totale.

Ci sono alcuni suggerimenti utili per imparare a utilizzare il metodo Braille e poter così comunicare con le persone non vedenti. Infatti anche le persone che non hanno problemi di vista possono imparare a leggerlo, basta seguire alcune indicazioni.

Pasquale Almirante

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