Un comunicato spiega che gli studenti protestano e scendono in piazza per “riprendersi il diritto di incidere sulla propria scuola, sulla propria università, sulla propria vita ed annunciano a partire da oggi una intera settimana di mobilitazione fino al 17 ottobre, giornata mondiale contro la povertà, contro ‘La Buona Scuola’ del Governo, per lanciare una battaglia d’attacco per la piena gratuità dell’istruzione, il reddito di dignità e di formazione e una vera inversione delle politiche precarizzanti”.
La giornata di oggi prevede 90 cortei. A Roma la manifestazione è stata annunciata per le 9 da Piazza Repubblica e presidio universitario sotto al Miur. Intanto stanotte, gli studenti della Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link-Coordinamento Universitario, hanno fatto un blitz di fronte al Miur per lanciare i cortei studenteschi di oggi.
“Siamo davanti a Montecitorio perchè qui sono state votate tutte le riforme del Governo: Buona Scuola, JobsAct, Sblocca Italia con forzature democratiche. Oggi saremo in piazza contro le politiche del Governo perchè vogliamo potere, nelle nostre scuole, nelle nostre università, sui territori e sulle nostre vite. Per rivendicare l’istruzione gratuita, scuole e università di tutti e per tutti, per una nuova idea di diritto allo studio e contro la situazione incresciosa che ha escluso migliaia di studenti dalle borse di studio a causa della riforma dell’Isee; per un welfare universale e un reddito contro il ricatto della precarietà e le disuguaglianze economiche e culturali, per la democrazia e contro l’autoritarismo che, a partire da “La Buona Scuola” sta togliendo protagonismo agli studenti all’interno dei luoghi della formazione. Vogliamo potere: poter studiare, poter scegliere il nostro futuro, poter vivere una vita dignitosa, poter cambiare collettivamente la nostra condizione di subalternità”.
“Ci mobilitiamo per proporre un nuovo modello di scuola e università- spiegano ancora gli studenti- che sia prima di tutto inclusivo per tutti, indipendentemente dalla situazione economica di partenza. Per questo motivo gli studenti universitari si mobiliteranno per chiedere una nuova università e soprattutto un nuovo diritto allo studio che sia in grado di coprire veramente le esigenze di tutti coloro che ne hanno bisogno”.
“Quest’anno la situazione è ancora più drammatica del solito dal momento che con le nuove modalità di calcolo dell’Isee moltissimi studenti saranno esclusi dalla borsa di studio. Ma noi non rinunciamo alla borsa di studio e alla possibilità di accedere all’università. Ci troveremo dopo il corteo promosso dalla Rete della Conoscenza, davanti al ministero dell’Istruzione alle ore 9 in presidio per ribadire che il Governo deve mettere in campo gli strumenti per risolvere questa situazione.
Una volta al Miur incontreremo Davide Faraone, Sottosegretario all’Istruzione a cui porteremo delle richieste precise. Da un lato pretendiamo che si intervenga sulla situazione emergenziale causata dal nuovo indicatore tramite l’abolizione immediata del parametro Ispe per l’accesso alla borsa, l’innalzamento della soglia Isee e una sanatoria per coloro che quest’anno sono stati esclusi dalla borsa a causa delle nuove modalità di calcolo. Ma questo non ci basta, ogni anno nel nostro paese uno studente idoneo alla borsa su quattro resta escluso dal beneficio per mancanza di fondi, su media nazionale.
Al Ministero chiederemo un intervento strutturale sul diritto allo studio che permetta di coprire l’attuale platea di idonei e di estenderla progressivamente prendendo impegni economici chiari fin dalla Legge di Stabilità di quest’anno”.
Il secondo appuntamento – annunciano gli studenti – sarà il 16 ottobre, quando è in programma un incontro tra i vertici ministeriali e il Cnsu sull’emergenza Isee, con la partecipazione della Commissione Diritto allo Studio della Conferenza Stato-Regioni e dell’Andisu.
Ed ecco alcune delle piazze italiane in cui si svolgeranno le manifestazioni: Torino, ore 9 P.zza Arbarello; Genova, ore 9 piazza Caricamento; Milano, ore 9.30 Largo Cairoli; Bologna, ore 9.00 P.zza S. Francesco; Firenze, ore 9.00 P.zza San Marco; Roma, ore 9 piazza della Repubblica; Napoli, ore 9.00 P.zza Garibaldi
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