Le manifestazioni sono previste a partire dalle ore 9, 00 di oggi a Roma, mentre una delegazione dovrebbe incontrare l’assessore alla Formazione, università e ricerca Massimiliano Smeriglio, per chiedere di costituirsi in giudizio all’udienza che si terrà il 21 novembre al Tar del Lazio nell’ambito del ricorso intentato da 5mila tra genitori e insegnanti di tutto il Paese per l’annullamento dei tagli agli organici disposti dall’ex ministro Gelmini.
Il prima fila il Coordinamento delle scuole di Roma che ha così spiegato la mobilitazione: ”Ripristinare complessivamente tutto l’organico, che dalla finanziaria del 2008 ha riguardato 87.000 docenti e 45.000 Ata, significa per il mondo della scuola poter ridiscutere dell’accorpamento delle classi, del taglio delle materie e delle ore, del dimensionamento, del tempo pieno, soddisfare la domanda di sostegno, ripristinare l’insegnamento della lingua italiana per gli stranieri, e l’elenco potrebbe continuare. In definitiva tutto ciò che la riforma ha cancellato e che rappresenta invece una scuola di qualità, inclusiva e collegiale, capace cioè di rispondere pienamente al diritto allo studio per tutti”.
”Le Regioni che sono gli enti preposti alla gestione dell’organico sul proprio territorio, e che si sono trovate a dover fronteggiare questo tracollo di posti di lavoro perché’ snobbate dal decreto della Gelmini, hanno finora saputo rispondere unicamente con il dimensionamento, che ben sappiamo quali disagi ha comportato, piuttosto che far valere la loro ragione e quella dei loro cittadini. Ora hanno la possibilità di intervenire nel giudizio in vista dell’udienza del 21 novembre, rivendicando il ruolo previsto dalla Costituzione – e che la ministra Gelmini ha loro negato – per puntare al ripristino di tutti i posti di lavoro tagliati”.