I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, sono stati convocati per oggi, lunedì 2 maggio a Palazzo Chigi. Sul tavolo dell’incontro tra i sindacati e Mario Draghi ci sarà la discussione sulla situazione economica attuale, quindi redditi, inflazione, occupazione e pensioni.
Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto al Governo, nei precedenti incontri, di aumentare la tassazione sugli extraprofitti per aiutare imprese e famiglie.
Sul tavolo ci sarebbero dunque due ipotesi: un bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga dei lavoratori, oppure un rafforzamento della decontribuzione dello 0,8% per i redditi fino a 35mila euro, decisa per tutto il 2022 nell’ultima manovra e costata circa 1,5 miliardi. La seconda soluzione è considerata più concreta, dal momento che lo stanziamento finora valutato è vicino al miliardo. Allo studio anche il sostegno ai lavoratori pendolari per gli abbonamenti ai servizi di trasporto.
Intanto i sindacati della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno deciso da oggi la mobilitazione del mondo della scuola con iniziative e assemblee per poi verificare l’evoluzione dell’iter di conversione del decreto sul reclutamento e valutare lo stato di agitazione con lo sciopero: “Il decreto del Governo disvela la sindrome di Erode che guida la politica scolastica”.
“Il decreto legge sul reclutamento trascura i precari e prevede premialità solo a coloro che fanno formazione. Ovviamente non va bene” mentre Anief ha già proclamato lo sciopero.
Si legge infatti in un comunicato: “Il giovane sindacato ha proclamato lo sciopero contro la riforma approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti: la giornata di mobilitazione generale e unitaria si svolgerà venerdì 6 maggio“