Il 13 aprile e il 6 luglio sono le due date in cui si festeggia la ricorrenza dedicata al bacio, le meglio note “International kissing day o World kiss day”.
E se la data di aprile è stata istituita per celebrare il bacio più lungo della storia, quello di una coppia thailandese che durante una competizione si è baciata per 46 ore 24 minuti e 9 secondi, le altre date che stabiliscono la ricorrenza sono, negli Stati Uniti, il 22 giugno, mentre in India cade il 13 febbraio, il giorno precedente alla ricorrenza di San Valentino.
Dopo quel bacio, diventato la Giornata internazionale, l’usanza ha preso sempre di più piede, diventando anche una moda social. Scatti di baci appassionati tra innamorati, baci famosi nel mondo dell’arte o del cinema riempiono le pagine di tanti utenti in tutto il mondo con l’hastag #worldkissingday.
Tuttavia, insieme alla ricorrenza, è scattata pure la ricerca per capire dove il bacio avrebbe avuto, nelle descrizione artistica e letteraria, la sua culla iniziale, il suo incunabulo insomma.
E così si viene a sapere che il primo bacio della storia, o almeno il primo documentato, è stato datato in Mesopotamia 4.500 anni fa, come stabilisce un recente studio pubblicato su Science, portando indietro il calendario che si credeva inizialmente immaginato di almeno 1.000 anni.
Dal loro osservatorio, spiegano invece i ricercatori dell’Università di Oxford, in Gran Bretagna, che probabilmente saranno i più interessati alla vicenda: “Nell’antica Mesopotamia, che corrisponde all’attuale Iraq e Siria, si usava scrivere in caratteri cuneiformi su tavolette di argilla Migliaia di queste tavolette di argilla sono arrivate fino ad oggi e contengono chiari esempi del fatto che il bacio era considerato parte dell’intimità romantica già nei tempi antichi, proprio come dei rapporti di amicizia e delle relazioni familiari”.
Bacio atto d’amore, ma anche simbolo artistico e cinematografico, come ben richiama la celebre scena de La dolce vita, con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, o al bacio nel film Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman o quell’altro tra Rossella O’Hara (Vivien Leigh) e Rhett Butler (Clark Gable).
Famosissimo nell’arte i bacio di Hayez, dipinto nel 1859, che oltre a essere l’espressione di un amore appassionato, ma anche un simbolo del Risorgimento.
Tuttavia sessuologhi di fama, cercano pure di spaccare il bacio in quattro, ma non per critica, per semplice studio e comprensione dei suoi effetti nelle psiche, ponendo domande del tipo: ma serve davvero una data per ricordarsi di baciare? E quale è il significato di un bacio? È solo un preliminare d’amore o è un’emozione molto più profonda.
E se questa è la storia artistica e letteraria del bacio, la scienza racconta altre cose. Infatti secondo i ricercatori della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista Microbiome, questa pratica fa bene alla salute e rafforza le nostre difese immunitarie.
Dunque, per essere scientificamente chiari, con un bacio di 10 secondi, vengono condivisi circa 80 milioni batteri di 700 ceppi diversi che normalmente popolano la nostra saliva e attivano le difese immunitarie, rinforzandole.
E dunque, per chi pensasse che un bacio possa portare qualche malanno, si deve convincere che scambiare saliva aumenta il suo flusso, aiutando così a mantenere sani bocca, denti e gengive.
Non è spiegato se lo stesso avviene per chi porta la dentiera.
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