Il 21 febbraio si festeggia la Giornata nazionale del braille, sinonimo di reale inclusione sociale per non vedenti o ipovedenti permettendo loro l’accesso alla cultura e all’informazione. La ricorrenza è stata istituita con la legge n.126 del 3 agosto 2007. La giornata si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’UNESCO. Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità.
Per celebrare l’occasione, l’Istituto dei Ciechi di Milano ha organizzato un laboratorio creativo dedicato a bambini ipovedenti e normovedenti basato sulla creatività (con la pasta da modellare Play-Doh).
L’obiettivo è appunto, come si legge, quello di “Unire, includere, integrare” e per “i bambini è il modo più genuino più efficace, che abbiamo tutti alla porta di mano”; e infatti ai bambini di quattro classi elementari della scuola primaria “Fratelli Cervi” di Macerata sono stati consegnati tavolette, cartoncini, penne e punteruoli per prendere confidenza con la scrittura in braille, il codice che permette ai coetanei non vedenti di leggere, studiare e crescere insieme a loro.
Con questi strumenti sono stati avviati laboratori, attivati dalle insegnanti dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri, e promossi dalla sezione di Macerata dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) proprio in occasione della Giornata Nazionale del Braille.
La prima lezione ha riguardato due quarte classi, con una quarantina di bambini in totale, e si è tenuta in due giornate, il 15 e il 18 febbraio. Altre due lezioni sono in programma per la prossima settimana e coinvolgeranno gli alunni delle quinte.
A causa della pandemia e delle restrizioni dovute al Covid, invece di andare nelle scuole per gli incontri che solitamente organizziamo insieme agli insegnanti, si è pensato quest’anno “di coinvolgere e sensibilizzare i piccoli studenti proponendo loro un laboratorio attraverso il quale avvicinarsi al braille. Siamo sicuri che questo approccio, così vicino al gioco, riesca a stimolare curiosità e interesse nei confronti di una realtà molto distante dal loro quotidiano”, così gli organizzatori dell’evento.
I bambini hanno lavorato sui testi di due filastrocche: “La filastrocca dei diversi” di Bruno Tognolini e “Lettera ai bambini” di Gianni Rodari.
Scrive il presidente dell’Uici Marche: “Quello con la Giornata Nazionale del Braille per noi è sempre un appuntamento molto importante perché l’adozione di questo codice ha consentito a intere generazioni di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità, migliorando notevolmente la qualità della loro vita attraverso la formazione, il lavoro e l’emancipazione”.
Anche la Sezione UICI di Padova, per celebrare la XV Giornata Nazionale del Braille, organizza una staffetta di lettura ad alta voce mediante il sistema di letto-scrittura che, a quasi due secoli dalla sua invenzione, riveste fondamentale importanza per l’accesso all’informazione e alla cultura delle persone non vedenti.
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