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Oggi festa della Repubblica. Napolitano all’altare della Patria

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Con l’omaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano, sono cominciate le celebrazioni per la Festa nazionale della Repubblica, che avranno il loro momento centrale a partire dalle 10, con la parata militare in via dei Fori Imperiali. ”Le Forze armate al servizio del Paese” è il tema della rassegna di quest’anno.
Napolitano è giunto all’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Mario Mauro e dal capo di Stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli. Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, ci sono tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Nicola Zingaretti.
La banda dell’Esercito ha quindi intonato l’Inno nazionale. Dopo l’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona d’alloro sul sacello del Milite Ignoto, Napolitano lascerà Piazza Venezia per passare in rassegna le truppe. Alla parata parteciperanno in circa 3.300, tra militari e civili, mentre non ci saranno cavalli, aerei e neppure le Frecce Tricolori. Anche i mezzi saranno ridotti all’osso, in un’ottica di sobrietà e di austerity. Un’edizione che ricalca grosso modo quella dell’anno scorso, quando motivi economici imposero di dimezzare i numeri della parata 2011.
Alla parata, in versione ‘mini’, per la Festa del 2 giugno sfileranno in 3.300, tra militari e civili, niente mezzi, cavalli né aerei. Nemmeno le Frecce Tricolori, che non lasceranno la tradizionale scia rossa, bianca e verde sui cieli della Capitale.
Nell’affollato palco autorità dei Fori Imperiali per la parata del 2 giugno, accanto a ministri, generali e parlamentari, siederà per la prima volta un sottosegretario alla Difesa donna: è Roberta Pinotti, 52 anni, genovese. Tra il 2006 e il 2008 è stata presidente della commissione Difesa della Camera e da anni si occupa di tematiche militari per il Partito democratico. Accanto al ministro Mauro, siederanno anche i familiari dei due marò arrestati in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. (Tg1)