Il Messaggero racconta che anche oggi, domenica 28 ottobre, i docenti hanno fatto un nuovo flash mob davanti al Ministero dell’Istruzione per “protestare contro la legge di stabilità che prevede l’aumento delle ore di insegnamento da 18 a 24”. Centinaia di docenti delle scuole medie e superiori sono tornati in piazza dopo il “presidio a sorpresa”della scorsa settimana: con loro hanno portato penne rosse e compiti da correggere.
La protesta. Con le penne rosse sollevate in aria, libri e compiti in classe tra le mani, i professori hanno chiesto in coro: “scuola pubblica. Questa settimana c’è stata una campagna di disinformazione sulla legge di stabilità. La Commissione Cultura non ha dato nessun parere sull’aumento delle ore di insegnamento e non è sicuro che questo provvedimento verrà ritirato, come è stato annunciato.
I professori hanno organizzato il flash mob al ministero “senza simboli sindacali o politici”. Si sono dati appuntamento attraverso un tam tam sui social network e il canale youtube nato in questi giorni Teacherpridetv. Hanno appesi al collo cartelli con su scritto “Io sono choosy verso i tagli alla scuola: no alle 24 ore”, “no al concorso truffa” e, contro i tagli alla scuola, chiedono “meno F35 e più scuola”.
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