Se, da quanto risulta da un sondaggio, 1 studente delle superiori su 4 vorrebbe boicottare i test invalsi al via oggi con quelli di italiano e matematica, oltre alle proteste sindacali, si sono aggiunte pure quelle aperte degli studenti.
Oggi infatti si inizia con l’italiano, poi con matematica dopo una breve pausa.
«La prova – spiega il responsabile delle rilevazioni Invalsi, Roberto Ricci – è meno difficile di quello che gli studenti possono immaginare. Serve ragionare, leggere molto attentamente e poi un buon impegno».
Sembra tuttavia che i tecnici del Pd stiano pensando, all’interno della delega ex lege 107 su valutazione ed esami di Stato, di fare approdare i test Invalsi in quinta superiore, ma di eliminarle dall’esame di terza media per anticiparla in funzione di certificazione delle competenze.
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Intanto, scrive Il Sole 24 Ore, sembra stia per arrivare in Parlamento la sospensione per sei giorni assegnata a tre insegnanti dell’istituto tecnico agrario Brau, di Nuoro, “rei” di non aver voluto addestrare i loro studenti ai test dell’Invalsi. Il M5S ha annunciato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Miur «di accertare i fatti avvenuti, verificare la legittimità della sospensione e valutare l’operato del dirigente autore della sospensione».