Se le scuole medie sono diventate delle buone scuole elementari, le scuole superiori sono delle scuole medie di grado un tantino “superiore”, mentre le università stanno diventando dei buoni licei con programmi degli esami ridotti all’osso, dispensine e quant’altro serve per non far affaticare lo studente.
Ma esistono ancora oggi le parole come sacrificio, impegno, studio, volontà, voglia di fare.
Crediamo proprio di no. Siamo ormai alla frutta, ossia sulla strada della banalizzazione della conoscenza, dove lo studente non deve minimamente sforzarsi più di tanto, tanto ormai un “pezzo di carta” non si nega più a nessuno.
Basta “impapocchiare” qualcosa, dare l’impressione che si è studiato e la promozione non diciamo che è assicurata o del tutto scontata, ma quasi.
Dobbiamo renderci conto che di questo passo, senza più un rigore metodologico e una serietà nello studio serio, nell’impegno e nello spirito di volontà la situazione sarà irreparabile.
Mario Bocola
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…