Non è un inganno alla legge ma la legge che genera l’inganno e così, contravvenendo ai consigli della ministra, che aveva detto: se non potete mandate i nonni a prendere i figli a scuola, visto che i minori non possono andare da soli a casa, i genitori qua e là nelle città si stanno organizzando, e come? Con le coop.
Cooperative di nonni, genitori, fratelli e sorelle, ma adulti, che a turno vanno a prendere a scuola tutti i figli minori di coloro che vi aderiscono.
Una delega insomma vicendevole per aggirare la legge, considerato che basta un adulto, un qualsiasi adulto appunto, che sollevi la scuola e il preside da ogni responsabilità.
Non si sa ancora (manca il classico sondaggio) cosa pensano i ragazzi, considerati incapaci dalla legge, ma capaci di fare ciò che vogliono esattamente un secondo dopo l’uscita dalla classi con l’accompagnatore, perché dopo essere stati prelevati, si vedono coi telefonini in mano darsi appuntamento in qualche angolo delle città, e da soli, a chiacchierare e divertirsi: potenza della legge! direbbe Nino Martoglio.
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