La protesta riguarderà anche la scuola non statale. “Scendiamo in piazza con gli studenti”, ha spiegato il segretario Flc-Cgil “per ricostruire un’Italia che guardi al futuro, tenendo ben presente il rigoroso rispetto delle regole: faremo di tutto per evitare quanto è avvenuto il 5 ottobre , ma serve la responsabilità di tutti. Vogliamo una manifestazione pacifica per dare un segnale di speranza alle generazioni che sono in difficoltà, che vivono una precarietà esistenziale con un destino offuscato, perché vedono una situazione che sta peggiorando di giorno in giorno, anche per le scelte del governo Monti, come la riforma del lavoro”.
L’accusa soprattutto contro la spending review, perché “la scuola ha bisogno di investimenti non di tagli”, che “porta 200 milioni in meno all’istruzione, con il rischio che si aggiungano altri 100 milioni di tagli. Ci attendevamo un’inversione di tendenza rispetto al governo Berlusconi, ma vediamo invece una perfetta continuità nelle politiche di devastazione della scuola”.
Il sindacato chiede, in particolare, investimenti di qualità con un progetto infrastrutturale per la sicurezza, il potenziamento degli organici di docenti, personale “ata” e dirigenti, ora ridotti al minino, e un piano di stabilità per i precari, ”che non si risolve certo con un concorso costoso e inutile e che penalizza i giovani come quello bandito dal ministero”. Dice ancora Pantaleo che la “prospettiva di stabilizzazione deve riguardare sia gli organici sia il sistema pensionistico, perché con le regole attuali si rischia di lasciare fuori molti giovani. Altri aspetti della protesta riguardano il rinnovo del contratto, fermo al 2009, la restituzione degli scatti di anzianità e la richiesta di retribuzioni adeguate la riqualificazione della spesa pubblica non si fa tagliando l’istruzione, il diritto allo studio e il lavoro”.
In piazza anche gli universitari insieme con i “colleghi” della scuola. In questi giorni si sono svolte molte assemblea nelle università: alla Sapienza e a Roma 3, a Padova, Bari, Pisa e all’Orientale di Napoli, poi a Salerno. La discussione ha coinvolto lo stato delle Università al tempo della crisi, l’aumento delle tasse per i fuoricorso e l’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio. Ma poi gli studenti denunciano aule troppo affollate, biblioteche chiuse troppo presto, aumenti delle tasse, impossibilità di trovare lavoro. “Tutti questi problemi derivano da precise scelte politiche che si chiamano: legge 133/08, riforma Gelmini, spending review, riforma Fornero”, dicono i giovani universitari .
Le località, i cortei, le iniziative (Tg1)
A Roma è previsto un corteo da piazza dell’Esquilino fino a Piazza SS. Apostoli. A Milano manifestazione regionale da Largo Cairoli per poi raggiungere il palazzo della Regione dove ci saranno interventi dal palco. All’Aquilacorteo dal polo scolastico di Colle Sapone a Piazza Duomo. A Pescara sit-in sotto la prefettura (piazza Italia). A Potenza manifestazione regionale con partenza da Piazza don Bosco con arrivo a Piazza Matteotti. A Napoli corteo da Piazza Mancini. Ad Avellino corteo da Piazza d’Armi. A Benevento manifestazione da piazza Risorgimento. A Caserta corteo dalla Prefettura. A Salerno partenza dalla Stazione ferroviaria.
A Bologna, studenti in piazza con iniziative, flash mob e volantinaggio. A Piacenza, presidio all’Ufficio scolastico territoriale poi studenti in corteo. Parma, presidio davanti alla Prefettura con distribuzione di materiale informativo e mele sul tema ‘La scuola è alla frutta’. Reggio Emilia, studenti protestano in Piazza della Vittoria, poi la manifestazione dal Teatro Ariosto. Modena, presidio davanti alla Prefettura. Ferrara, sit-in in piazza Municipale poi studenti in corteo. Ravenna, riunione in piazza dell’Aquila e iniziative di musica con gli sbandieratori. Forlì, presidio davanti alla Prefettura e flash mob.
In Friuli-Venezia Giulia, a Pordenone sit-in alla Prefettura e corteo degli studenti con concentramento davanti al Teatro Concordia. A Palermo manifestazione da Piazza Massimo. A Cagliari corteo regionale degli studenti da Piazza Repubblica a Viale Trieste sede dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione. A Firenze manifestazione regionale: concentramento in Piazza S. Firenze angolo Via de Gondi e poi la catena umana si dipanerà per le strade del centro storico fino ad arrivare in Prefettura. Ad Aosta sit-in davanti la Biblioteca regionale (angolo Via Aubert). A Venezia corteo da Campo S. Geremia fino alla Direzione regionale del Veneto. A Cosenza sit-in in Piazza 11 Settembre a ridosso del Palazzo del Governo con interventi dei lavoratori della scuola e degli studenti. A Genova manifestazione con corteo da Piazza Raibetta a Largo Pertini.