Ogni anno nel mondo muoiono 6,9 milioni di bambini sotto i 5 anni per malattie prevenibili e curabili, come la malaria, la polmonite e la diarrea. In media ne muore uno ogni 5 secondi, 19 mila al giorno, 51 ogni 1.000 nuovi nati: il 99% delle morti avviene nei paesi in via di sviluppo. Oltre un bambino su tre perde la vita per malnutrizione, piaga che colpisce a oggi circa 200 milioni di minori sotto i 5 anni. Negli anni – segnala Save the Children nel rapporto «With out. Fame e sprechi: il paradosso della scarsità nell’abbondanza» – il tasso di bambini malnutriti nei paesi in via di sviluppo è cresciuto dell’1,2%. Si stima che nel mondo 171 milioni soffrano di malnutrizione cronica, di questi 60 milioni vivono in Africa. Il valore economico degli sprechi di cibo è però «stimato in mille miliardi di dollari l’anno, distribuiti per il 68% nei paesi industrializzati e per il 32% nei paesi in via di sviluppo».
In Europa – si legge nel rapporto – finiscono tra i rifiuti «89 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, cioè un quantitativo di cibo pari a 89 volte quello destinato agli aiuti internazionali. In Italia le perdite e gli sprechi di cibo lungo tutta la filiera ammontano a 17 milioni di tonnellate, pari a un valore di 11 miliardi di euro: lo 0,7% del Pil. Il valore economico medio per famiglia del cibo che si perde in fase di consumo nel nostro Paese è tra i 350 e i 454 euro l’anno». Il denaro che «garantirebbe il trattamento d’emergenza per la cura di 5 bambini gravemente malnutriti». «Ciò ci fa capire – ha affermato il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri – come il nostro stile di vita sia squilibrato: il singolo può poco, i grandi governi, la banca mondiale hanno invece responsabilità grandi, devono rendere accessibili le risorse a tutti. Nei paesi in via di sviluppo la costante crescita dei prezzi erode il potere d’acquisto delle famiglie e costituisce una seria minaccia per la vita di centinaia di migliaia di bambini. Se non si inverte questa tendenza, tra quindici anni il numero di bambini malnutriti potrebbe arrivare a 450 milioni con effetti molto gravi sulla mortalità infantile».
Bisogna ripartire dai bambini, dunque, ed educarli contro gli sprechi, ha aggiunto il presidente di Save the Children, Claudio Tesauro. Nel corso della campagna «Every one», che farà tappa in 18 città italiane, gli alunni delle scuole saranno coinvolti nel «Salva gioco», una serie di attività ludico ricreative per sensibilizzarli su malnutrizione, sprechi alimentari e urgenza dell’aiuto. Perchè come ricordano i «numeri» della campagna, il cui simbolo è un palloncino rosso, solo nel tempo in cui si disputa una partita di calcio, in 90 minuti, muoiono 1.080 bimbi, nel tempo trascorso in macchina (un’ora) per andare al lavoro 720.
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