Dall’11 maggio in Olanda riapriranno le scuole primarie e sport collettivi per bambini fino a 12 anni, mentre per gli altri sarà possibile solo all’aperto e mantenendo la distanza di un metro e mezzo l’uno dall’altro. Dal primo giugno, se non ci saranno problemi, si riapriranno anche le scuole secondarie.
I successivi passaggi sono previsti per il 15 giugno e il 1° luglio, ma sempre solo se il virus non torna a diffondersi. Finora, nei Paesi Bassi, che hanno poco più di 17 milioni di abitanti, si sono registrati 41.319 casi di contagio da nuovo coronavirus e i decessi sono 5,204
Francia
Le scuole materne ed elementari in Francia possono riaprire l’11 maggio, come annunciato dal governo, senza portare a un aumento tale dei contagi da far riandare in crisi il sistema sanitario.
“Pur immaginando il peggior scenario-sostengono gli esperti virologi francesi-, che i bambini cioè siano contagiosi come gli adolescenti, abbiamo visto che ci sono protocolli che ci permettono di mantenere l’epidemia sotto controllo, senza saturare il sistema sanitario”.
“Alla fine del calendario scolastico (il 4 luglio) in Ile-de-France un fattore di aumento del numero dei casi sarà compreso tra 2 e 3 rispetto ai casi che si avrebbero con le scuole chiuse, l’impatto sull’occupazione dei reparti di rianimazione del sistema sanitario pubblico sarà del 65%, calcolato su una capacità di 1.500 posti letto, che è più o meno la metà della capacità messa in campo adesso per far fronte a questa ondata”.
La riapertura di materne ed elementari senza impatti pesanti sulla salute sarà possibile “se siamo in grado di testare e isolare il 50% delle nuove infezioni, che sembra tanto ma dopo il confinamento il numero dei nuovi contagi sarà tornato a livello basso, ci saranno pochi cluster e maggiore capacità di seguire l’infezione. Dall’inizio delle vacanze estive a luglio serviranno un massimo di 10 mila tamponi al giorno (nell’Ile-de-France), una forchetta che contiene il numero previsto a livello nazionale dal governo: 700 mila”.
“Riaprire tutte le scuole l’11 maggio, invece, sarebbe una catastrofe”, avvertono altri esperti, spiegando che “una delle poche evidenze che abbiamo finora, basata su uno studio fatto nel dipartimento di Oise, il primo grande cluster in Francia, è che i liceali possono trasmettere in modo asintomatico come gli adulti. Ci sarebbe una seconda ondata che rapidamente supererebbe anche la prima, già nel mese di giugno. L’unica condizione per riapre tutte le scuole l’11 maggio senza gravi impatti è consentendo la presenza in classe solo a metà degli studenti su tutti i livelli di educazione, scenario che però svantaggia i più piccoli che sono la categoria a cui si dovrebbe dare priorità”.
“Le condizioni che abbiamo identificato, invece, per aprire scuole medie e licei è farlo più tardi, a partire dall’8 giugno, accogliendo gli studenti in modo progressivo con una frequentazione al 50%”.
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