Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri, e Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro nel salto in alto, alle Olimpiadi di Tokyo 2020 entrano nella storia con la forza della leggenda. Una giornata storica per l’atletica italiana, oggi domenica 1 agosto 2021.
Lo sport che insegna a rialzarsi è firmato Gianmarco Tamberi, che ai microfoni di Rai Sport dichiara: “Abbiamo vinto le olimpiadi dopo aver passato un infortunio incredibile, dopo infinite difficoltà, ce l’abbiamo fatta”. Esulta e piange, il campione, di fronte al gesso dell’infortunio che lo costrinse a rinunciare all’Olimpiade di Rio 2016, su cui campeggia ancora la scritta ‘Road to Tokyo 2020’, col 2020 cancellato e sotto aggiunto ‘2021’ .
E mentre Tamberi è ancora incredulo per il proprio risultato, è la volta di Marcell Jacobs, ispirato anche dalla vittoria del “compagno di oro”: “Il sogno da quando sono bambino. In finale ho pensato che non avevo nulla da perdere, ho dato tutto, sono partito come non mai ed è successo. Vedere Gimbo (Gianmarco) vincere… mi sono gasato ed ho detto: ‘Perché non lo posso fare anch’io’. Sono la persona più felice del mondo. Al traguardo mi è venuto spontaneo urlare, ho abbracciato Gimbo. Questa medaglia è reale, ci devo credere, e arriva dopo tutte le batoste e le sofferenze, però adesso ho una medaglia al collo e non vedo l’ora domani di sentire l’inno italiano”.
L’abbraccio che li stringe avvolge l’Italia intera oggi, entusiasmata da un sogno (anzi due) che si fa realtà. L’Italia che salta più in alto e corre più veloce… l’Italia che si rialza dopo un infortunio… un simbolo, i due atleti, che non poteva essere più potente e più di buon auspicio.
Non si fa attendere il tweet di Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo Sport: “Questa è storia! Sembrava impossibile ed invece è tutto vero! Grazie ragazzi! L’Italia è in festa per voi. È davvero una estate italiana! Complimenti Marcel, Gimbo ed anche alla Fidal”.
Si legge nella scheda della Federazione italiana di Atletica leggera: Vive ad Ancona, non lontano dal campo di allenamento, dopo essere cresciuto nel vicino borgo medievale di Offagna. L’esempio di papà Marco, uno dei migliori specialisti azzurri del passato (finalista ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980) si è in parte fatto sentire ma la grande passione del giovane “Gimbo”, come viene chiamato, è da sempre il basket, sport praticato a lungo come guardia nella Stamura Ancona. Dalla primavera del 2009 ha iniziato seriamente con l’atletica. È iscritto alla facoltà di economia. Oggi è campione olimpico, il numero uno del salto in alto.
Marcell Jacobs, nato al El Paso (Texas) nel 1994, ha conquistato una storica medaglia: l’oro nei 100 metri dopo aver stabilito il nuovo primato italiano ed europeo correndo in 9”84 in semifinale. Il velocista, padre di 3 figli, è nato negli Stati Uniti. La mamma di Jacobs, sposata con un texano, è tornata in Italia quando lo sprinter era ancora bambino. Oggi è il più veloce al mondo.
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