Si stima che in Italia oltre 30mila siano in possesso di un titolo di laurea. In parte, proprio nelle discipline tecnico-scientifiche che fanno fatica ad essere reperite fra i nostri laureati e lasciano vacanti alcune delle posizioni con più chance di crescita professionale.
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Se fino agli inizi degli anni 2000, riporta Il Sole 24 Ore, “i connazionali in partenza si distribuivano tra più livelli di studi, negli ultimi anni si è intensificata la quota di profili con curricula di livello medio-alto.
«Esportiamo laureati di altissimo profilo e fatichiamo ad attirarne di altrettanto validi: da un punto di visto sistemico è un totale follia. Un paese che ‘regala’ ad altri paesi persone le sue risorse perpetua le differenze sociali e non può fare altro che rallentare il suo ritmo di crescita».