Oltre 30.000 iscrizioni (contro le 10.000 attese) di studenti e insegnanti di tutta Italia tra novembre 2016 e marzo 2017, più di 23.000 utenti (21.541 studenti e 1.502 insegnanti) unici attivi su base giornaliera sulla piattaforma di e-learning, promossa da Samsung e il ministero dell’Istruzione e che testimonia il successo di Let’s App, il progetto lanciato da Samsung e Miur nell’ambito del programma ‘Io Studio’ pensato per avvicinare i ragazzi al mondo delle applicazioni per dispositivi mobili, attraverso un corso di formazione online che offre la possibilità di acquisire capacità nello sviluppo di applicazioni Android.
I corsi completati dai cosiddetti Let’s App Champions (gli iscritti che hanno completato tutti i 23 moduli del percorso) sono 5.968, mentre sono 551 i project work (app già sviluppate o in via sviluppo) di tutta Italia presentati sulla piattaforma per l’Hackaton finale che si terrà il 30 maggio a Milano.
{loadposition carta-docente}
Le regioni italiane più attive sulla piattaforma Let’s App sono state la Campania (4.002 iscrizioni e 890 Let’s App Champions) e la Lombardia (3.043), a dimostrazione di un entusiasmo e un interesse generale per il mondo dello sviluppo delle app che va oltre i pregiudizi e le ‘barriere tecnologiche’ tra Nord e Sud d’Italia; sul terzo gradino si posiziona la Puglia (2.877 iscrizioni, 840 Let’s App Champions contro i 779 della Lombardia), segue la Sicilia con 2.539 iscritti e 749 Let’s App Champions. Al quinto posto c’è il Piemonte (2.529 iscritti, 730 Let’s App Champions) e il Lazio (2.005 iscrizioni e 436 Let’s App Champions) al sesto, poi la Sardegna (939 iscrizioni), la Toscana (931 iscrizioni), il Veneto (872 iscrizioni) e la Calabria al decimo posto con 817 iscrizioni.
Le posizioni intermedie sono quasi tutte ad appannaggio delle regioni centrali della penisola, con l’Emilia Romagna con 616 iscritti, l’Abruzzo a 356 iscritti che stacca di poco le Marche (a 325); i fanalini di coda di questa speciale classifica sono il Trentino Alto Adige (50 iscritti) e la Valle d’Aosta (appena 23 iscrizioni in totale).
Anche in Let’s App è maggiore l’interesse dei ragazzi rispetto alle ragazze per l’ambito informatico: infatti, sono il 70% i maschi delle scuole superiori ad aver intrapreso con maggiore entusiasmo il percorso proposto dalla piattaforma di e-learning, rispetto al 30% delle compagne di classe. In collaborazione con il Miur, il team Let’s App di Samsung ha sviluppato anche un questionario (con il coinvolgimento di oltre 2.600 studenti in tutta Italia) per sondare il livello di gradimento per il percorso proposto da Let’s App, e l’attitudine dei giovani italiani per il mondo delle nuove tecnologie e lo sviluppo di app per mobile.
Dalle risposte emerge che il 96% dei ragazzi ha ritenuto utile il corso online di Let’s App per l’apprendimento di nuove skill digitali e il 98% ha compreso con facilità i contenuti dei 23 moduli proposti dalla piattaforma online; l’87% degli intervistati ha già un’idea precisa per lo sviluppo di nuove applicazioni mobile; il 63% dei rispondenti ha mostrato una forte intenzione ad intraprendere un percorso professionale in ambito tecnologico e il 25% sta prendendo in considerazione questa opportunità, mentre il 73% degli studenti coinvolti ha cambiato prospettiva nell’utilizzo delle app dopo aver partecipato al percorso di Let’s App.
Annunciato lo scorso novembre 2016, e dedicato a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane, il progetto Let’s App si è concretizzato in un programma di mentoring e avvicinamento alle nuove tecnologie rivolto ai giovani italiani i quali, attraverso una piattaforma di e-learning, hanno potuto acquisire competenze di base sulla programmazione, facendo leva sull’ambiente di sviluppo Mit App Inventor con l’obiettivo, alla fine del percorso, di realizzare un’applicazione per smartphone su piattaforma Android.
Diviso in 4 fasi, il corso è stato strutturato in 10 diversi moduli, per una durata totale di circa 10 ore, che alternano nozioni teoriche a demo pratiche, ciascuno dei quali si conclude con un test. Un tutor virtuale, accompagnato da messaggi audio e video, ha guidato gli studenti accompagnandoli per tutta la durata del training.
Parte integrante della formazione sono state le cosiddette ‘Soft Skills’ – quali ad esempio Digital Marketing, Presentation skills e Comunicazione – competenze trasversali essenziali per un inserimento efficace nel mondo del lavoro che sono sempre più apprezzate e richieste, perché consentono alle aziende di avere risorse in grado di adattarsi con flessibilità e velocità ai cambiamenti del mercato. Tutti gli studenti che hanno completato con successo il corso riceveranno dal proprio istituto di appartenenza un certificato di frequenza, che potrà essere utilizzato per il riconoscimento dei relativi crediti formativi da parte del Consiglio di classe.
L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…
Un docente, nostro assiduo lettore, ci pone una domanda interessante: "Sarebbe possibile svolgere la seduta…
In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano, dove 30 genitori hanno aggredito una docente…
“Riuscire ad ampliare le deroghe già ottenute con la mobilità del personale scolastico dello scorso…
Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno…
La qualità del cibo servito nelle mense scolastiche torna al centro dell’attenzione dopo recenti episodi…