Sono 3 i miliardi di euro di risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a cui si aggiungono 1,4 miliardi del Fondo complementare, ben Tre riforme da mettere in campo per un totale di 71 traguardi e obiettivi e 9 voci di investimento. Sono questi i numeri dell’agenda 2022 del Ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao.
E dal suo tavolo dovrà uscire una Pubblica Amministrazione più efficiente, più in linea con la trasformazione digitale in atto nel nostro Paese che la pandemia del Covid 19 ha reso ancora più evidente la necessità. E da questi obiettivi non potrà non trarre benefici anche il mondo scolastico.
Tra le 9 voci di investimento, quelle che hanno un impatto sulla scuola sono sicuramente quelle relative a Infrastrutture e competenze digitali e reti a banda larga.
Per quanto riguarda il tema delle infrastrutture digitali, asse portante per la modernizzazione del nostro Paese, sono previsti 900 milioni ed il primo importante passo è stato la definizione della strategia nazionale “cloud Firt”. E’ stato pubblicato anche il Regolamento dell’Agenzia per l’Italia Digitale su cloud e data center attuativo della Riforma 1.3 e strumentale all’avvio del Polo Strategico Nazionale (PSN) con una gara pubblica che terminerà entro il 2022. È previsto inoltre l’avvio della sperimentazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) che consentirà a regime di avere un’unica banca dati integrata tra le diverse funzioni ed Enti Pubblici.
Altro percorso importante che potrebbe avere un impatto sulla scuola è quello relativo alle competenze digitali, dove sono stati stanziati 195 milioni di euro per il 2022. Il percorso prevede due subinvestimenti, il Servizio civile digitale e le Reti di servizio di facilitazione digitale.
Il terzo aspetto riguarda invece le reti a banda larga e in particolare l’espansione della nuova tecnologia Mobile 5G e la fibra ottica con un investimento complessivo di oltre 700 milioni.
Il Progetto prevede l’estensione del Piano Italia con la rete a 1Giga, il Piano Italia 5G, il Piano scuola connessa e Sanità Connessa e il Piano per collegare le isole minori. È stata sottoscritta la convenzione con il soggetto attuatore Infratel e le gare saranno aggiudicate entro giugno 2022.
Un piano ambizioso ma doveroso se finalmente si vuole superare l’attuale gap delle competenze digitali nel nostro Paese. La strategia Nazionale delle Competenze digitali sviluppata dal Governo insieme agli Enti Regionali e Provinciali, Istituti di Ricerca ed Enti del Terzo settore prevede la costituzione di un Comitato Tecnico guida di quella che è stata denominata “Repubblica Digitale” che ha l’obiettivo entro il 2025 di far acquisire competenze digitali di base al 70% della popolazione in età compresa tra i 16 e i 74 anni.
Un programma ambizioso che prevede un Piano Operativo articolato in 4 assi strategici e 41 linee di intervento
Il progetto Piano scuole connesse all’interno del più ampioPiano scuole, procede abbastanza velocemente. Al 30 settembre le scuole connesse erano 3.956. Un progetto, ricordiamo, che prevede di portare la banda larga in fibra a tutte le scuole italiane.
Una scuola connessa è la base di partenza per avere una scuola digitale, ovviamente non è l’unico aspetto da valutare, servono anche soldi per sistemare ed ammodernare laboratori, palestre, biblioteche, aule didattiche multimediali.
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