A Roma da almeno un anno è sparita la tariffa mensile agevolata: per accedere allo sconto annuale bisogna dimostrare che il proprio reddito Isee è uguale o inferiore a 20.000 euro annui.
Secondo quanto scrive Skuola.net, che ha messo a confronto le tariffe delle città e regioni più popolose dello stivale, il caro-bus colpisce soprattutto gli studenti, con complicazione per i pendolari.
Le tariffe regionali della rete ferroviaria basate sul chilometraggio possono arrivare a più di 2.000 euro per un abbonamento annuale di ultima fascia in Piemonte, in Sicilia o in Puglia, e alcune regioni non prevedono tariffe ridotte under 26. Le regioni hanno creato perciò tariffe integrate, a zone o a tratte, che possono prevedere agevolazioni e facilitano il passaggio tra la rete di bus urbani e i treni e il collegamento tra due città all’interno della stessa regione, ma che oscillano comunque tra i 500 e oltre i 900 euro per l’annuale di ultima fascia.
Gli abbonamenti mensili dei mezzi pubblici presentano variazioni di prezzo considerevoli da un città all’altra. Si passa dai circa 17 euro della tariffa per studenti di Palermo, che con Milano, Firenze e Bari è tra le città più economiche, ai 46 euro di Genova. Per gli studenti universitari di Perugia l’importo per un mese di mezzi pubblici si assesta sui 45 euro, ma ciò non vale per i ragazzi delle superiori, che sono costretti a pagare ben 55 euro per l’abbonamento. Per gli abbonamenti annuali, ancora Perugia e Torino le ultime della classe: per l’intera rete i ragazzi delle superiori a Torino pagano ben 286 euro, mentre a Perugia sono gli universitari a passarsela peggio, perché la tariffa per loro è di 361 euro. Ben più economica Roma, che ha cancellato la tariffa agevolata mensile under 26 ad Aprile 2012, ma che ha stabilito tariffe per gli abbonamenti annuali per studenti tra i 130 e i 150 euro per l’intera rete: bel risparmio, a patto di avere un Isee da 20.000 euro. Altrimenti si paga il prezzo intero: 250 euro.
Le tariffe a chilometraggio regionale possono arrivare fino a più di 2000 euro per l’abbonamento annuale di ultima fascia ad esempio in Sicilia, Puglia, Emilia Romagna o Piemonte, e si aggirano sui 1000 euro l’anno se il centro da cui parte lo studente é distante poco più di cento chilometri, compresa la riduzione under 26. Esistono comunque in gran parte delle regioni italiane nuove tariffe integrate che agevolano gli spostamenti tra due centri includendo sia la tratta ferroviaria sia l’abbonamento bus urbano, o un sistema a zone, come nel Lazio: l’ultima fascia della zona laziale, infatti, può comunicare con il capoluogo con una tariffa annuale ridotta per studenti di 576 euro e si rivela particolarmente economica rispetto al sistema attivato in Emilia Romagna, dove i ragazzi per percorrere 150-175 km pagano ben 929 euro l’anno, da intendersi poi su un’unica tratta, ma avendo l’abbonamento bus della città di partenza e di arrivo. Chiaramente chi si trova a pagare una tariffa da ultima fascia rientra in rari casi di pendolarismo estremo, ma comunque anche le tariffe d’accesso prevedono un esborso annuale superiore a 200 euro nella maggior parte dei casi
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