
Il Teatro Stabile di Catania, uno dei più importanti e antichi luoghi della cultura cittadina, rende omaggio a Giuseppe Fava, indimenticata figura di scrittore e giornalista di inchiesta, impegnato coi sui scritti di denuncia nella lotta contro le mafie e il malgoverno, organizzando la mostra “Sono un uomo di teatro”.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 16 aprile alle 19.30 al Ridotto della Sala Verga e sarà visitabile fino al 29 aprile, con apertura il pomeriggio dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00, escluso i festivi.
L’evento, in occasione del centenario della nascita (Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925) del drammaturgo, scrittore e giornalista, ucciso dalla mafia il 5 gennaio 1984 davanti al teatro etneo, nella via che oggi è a lui dedicata.
Giuseppe Fava col Teatro stabile di Catania aveva un forte legame professionale e artistico per motivo di essere stato autore di drammi che, durante il fiorente periodo della direzione di Mario Giusti, lui scrisse per questa storica istituzione. Fra le più significative opere si ricordano: Cronaca di un uomo (1967), La violenza (1970), Il proboviro (1972), Bello, bellissimo! (1975), Foemina ridens (1981) e Ultima violenza (1983). Opere che sono rimasti nel patrimonio della drammaturgia italiana del secondo Novecento
L’esposizione del Teatro Stabile catanese, per celebrare il centenario della ricorrenza, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Fava, nata nel 2002 con l’intento di mantenere viva la memoria e l’esempio del giornalista e uomo di cultura, mentre la cura dell’evento è stata affidata a Pierlorenzo Randazzo, dottorando in Musica e Spettacolo alla Università Sapienza di Roma.
Randazzo infatti ha realizzato ricerche sulle opere teatrali di Fava e su cui ha già pubblicato articoli e saggi in riviste e collane editoriali nazionali e internazionali, partecipando anche a convegni internazionali, contribuendo così a far conoscere la figura di questo artista alla comunità scientifica della storiografia teatrale.
Dopo la sua morte, lo Stabile di Catania ha messo in scena altri suoi testi, Opera buffa nel 1991, Sinfonie d’amore nel 1995, Cronaca di un uomo nel 2001, Foemina ridens nel 2014 e Vangelo secondo Giuda nel febbraio del 2025.
Spiega il curatore, Pierlorenzo Randazzo: “Nella mostra verranno esposti documenti originali che riguardano le produzioni Faviane del Teatro Stabile, locandine, copioni, foto di scena, bozzetti, quadri e disegni, custoditi nell’Archivio di Giuseppe Fava e nell’Archivio del Teatro Stabile di Catania. Si ripercorrerà, dunque, attraverso immagini fotografiche, video interviste e pannelli didattici e divulgativi, l’intenso rapporto artistico che Fava ebbe con i registi e gli attori della Compagnia del Teatro Stabile guidata dal grande attore Turi Ferro, che è stato protagonista dei più importanti drammi Faviani”.
