Rosa Balistreri/ A memoria di una Voce è il titolo del musicalstory che sta riscuotendo successo e apprezzamenti nelle scuole del catanese.
Si tratta della trasposizione sulla scena e dell’adattamento eseguito dal professor Pino Pesce al testo, “Rosa Balistreri/ Una grande cantante folk racconta la sua vita”, di Giuseppe Cantavenere.
Così Rosa viene descritta nella sintesi che ne fa la docente Norma Viscusi, presentando lo spettacolo al Teatro “Virgillito” di Motta Sant’Anastasia: “Antesignana nella ribellione, cantante e attrice, […] che la porterà al successo, è emblema di forza, di coraggio, di amore per la vita, nonostante la sua esistenza abbia conosciuto le forme più brutali di espressione, soprattutto nelle relazioni con gli uomini: il padre severo e violento quando ubriaco; il marito violento e volgare, nullafacente, che la picchia a sangue, anche prendendola a calci nel grembo, mentre è incinta, facendole perdere il bambino; il sacerdote che vuole abusare di lei mentre fa la sagrestana; il figlio di buona famiglia che la usa e la inganna; un fratello portatore di handicap da accudire; il cognato che uccide la sorella per ingiusta gelosia e il padre che dal dolore si suicida; il datore di lavoro che la violenta; e poi la fame e tante altre avversità fino a quando non scappa e ricomincia una nuova vita a Firenze, che la porterà al successo”.
Amata ed aiutata da intellettuali ed artisti che credono in lei, Rosa, grazie al suo talento e al suo carisma, è emblema e bandiera di un’Isola complessa e irredenta.
Lo spettacolo, molto bello e coinvolgente, è stato realizzato da un ensamble di artisti eclettici e versatili: Giusy Schilirò, (alter ego di Rosa, che la interpreta magistralmente fino ai brividi e al pianto); Alessandro Nicolosi, celebre componente della compagnia Batarnù, (Giuseppe Cantavenere); Luisa Morales Ippodrino (Rosa giovane); Gabriela Contarino (sorella di Rosa); Damiano Spitaleri (soldato americano); Vito Germenà (violinista); Gianni Amore (fisarmonicista); Peppe Di Mauro (percussionista); Fulvio Cama (cantastorie).
Da sottolineare l’apporto coreografico di Alfio Barbagallo; di Alfredo Caccamo, disegnatore del video-cartellone del cantastorie; della videomaker Enza La Giusa; di Danilo Auditore (luci, suoni e proiezioni).
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